Esiste in centro a Milano un piccolo parco, un tempo luogo di ritrovo e di svago della vecchia nobiltà milanese.
È il parco più piccolo della città milanese ed è conosciuto come Giardino Perego. Un tempo l’antica nobiltà milanese si ritrovava in questo giardino per vivere momenti di svago e di relax.
Nei secoli precedenti i parchi o i giardini non erano considerati luoghi di ritrovo pubblico così come li viviamo noi oggi. In quel periodo erano delle piccole oasi private che permettevano ai nobili di avere momenti di calma dai tanti impegni aristocratici.
Al loro interno, spesso, si trovavano piante esotiche e elementi artistici di pregevole fattura, come per esempio le fontane ed anche statue. Tutti i simboli utilizzati per sfoggiare la propria ricchezza e la propria importanza davanti agli invitati.
Ovviamente anche la pianta della città a quei tempi era estremamente diversa da come la vediamo oggi. Questi giardini o piccoli parchi si trovavano in genere nella zona del centro.
L’urbanizzazione crescente di questi ultimi decenni ha portato alla totale scomparsa di questi giardini. Al loro posto sono state costruite sempre più strade e sempre più edifici.
Alcuni, però, si sono salvati da tutto questo, e ne è un esempio proprio questo piccolo Giardino Perego. Misura, infatti, all’incirca 4.200 metri quadri. Venne costruito nei primi anni del ‘700 a fianco della villa della famiglia Perego.
Per rendere l’idea delle sue reali dimensioni lo si può comparare al parco Sempione. Questo occupa un’area di 386.000 metri quadrati. Il Giardino Perego ha mantenuto la sua struttura tipica dei prati all’inglese.
Il proprietario della villa, Gaetano Perego, nel ‘700, chiamò l’architetto Luigi Canonica perché sistemasse il giardino. Il progetto rispecchiava il gusto italiano. Fu qualche anno dopo che venne risistemato da Luigi Villoresi che seguì i canoni classici inglesi.
All’interno del Giardino Perego tutte le statue presenti un tempo, furono poratate via dalla famiglia. Ne lasciò, però, una al comune milanese che è quella che raffigura Bertunno, un Dio romano legato al cambiamento delle stagioni e protettore degli alberi da frutto, opera di Grazioso Rusca.
Il giardino è arricchito anche da bellissime piante esotiche.Tra queste si trova uno dei più grandi bagolari di Milano che è un albero tipico dell’africa e dell’est Europa. Inoltre, mentre si passeggia all’interno del Giardino Perego ci si può fermare per un caffè.
E, oltre al bar e a vari chioschi, ci si può allenare grazie ad una zona attrezzata come palestra. E per i bambini è presente un’area giochi attrezzata. E’ aperto tutti i giorni dalle 7.00 del mattino fino alle 19.00.