Sabato 18 Marzo, a partire dalle ore 15, è prevista una manifestazione a Milano per protestare contro lo stop alla registrazione dei figli nati da coppie omosessuali. Anche il PD della neo segretaria Elly Schlein aderirà all’evento
Nella giornata di lunedì 13 Marzo la Prefettura di Milano ha dichiarato che verrà avanzato lo stop della registrazione dei nuovi atti di nascita relativi ai figli nati da coppie omosessuali, richiedendo l’intervento della Procura. La decisione non poteva che suscitare una forte reazione sia dalle diverse associazioni e gruppi attivisti che da anni si battono a favore dei diritti della Famiglie Arcobaleno, sia da tutti i sostenitori dei diritti LGBTQ+.
L’anno scorso, il sindaco del capoluogo lombardo era intervenuto sulla questione utilizzando la sua autorità nel ruolo di capo dell’ufficio di stato civile. Dal luglio 2022, infatti, aveva consentito la legittimità di certificati anagrafici di individui con due padri o due madri. L’amministrazione milanese è stata così un esempio virtuoso per tutti gli altri comuni e aveva fatto da apripista sul tema. Sta trovando adesso l’ostacolo avanzato dalla Prefettura.
Il PD guidato dalla neo segretaria Elly Schlein aderisce alla manifestazione del 18 Marzo a Milano
Il divieto della Prefettura meneghina di registrazione dei figli nati da coppie omosessuali ha suscitato l’indignazione generale che si concretizzerà in una manifestazione di protesta, prevista per sabato 18 marzo a partire dalle ore 15 in via Largo 11 Settembre 2001, sotto lo slogan “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie”.
L’evento di contestazione è organizzato da diverse associazioni come ArciGay, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow e i Sentinelli. Lo scopo principale rimane sempre la sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle famiglie con genitori dello stesso sesso o nuclei omogenitoriali. Si richiedono, inoltre, maggiori garanzie giuridiche sul tema.
Al dissenso parteciperà anche il PD, guidato dalla neo segretaria Ely Schlein. La stessa politica ha definito il gesto della Prefettura Milano “un attacco molto duro ai diritti dei bambini e delle bambine in particolare delle famiglie omogenitoriali”. La leader del PD ha parlato di una scelta scellerata dipesa dalla maggioranza che va contro il regolamento europeo che, invece, approva il riconoscimento della filiazione.
La posizione del Ministero dell’Interno
Il Ministero dell’Interno aveva mandato una circolare indirizzata a tutte le prefetture per il ministero sollecitare lo stop alle trascrizioni dei certificati dei figli di due padri nati fuori dai confini nazionali attraverso maternità surrogata, sia dei bambini nati da due madri su suolo italiano. Si riserva, però, di dare ulteriori avvisi riguardo i figli nati all’estero, sempre da due donne. Avrebbe diritto menzione l’unico genitore che abbia un legame biologico con il nuovo nato.
“Accanirsi contro bambini e adolescenti non è un attacco politico. È un’infamia”, hanno sentenziato le associazioni organizzatrici della manifestazione del 18 Marzo, sottolineando come l’atto politico sia un colpo ai diritti dei più indifesi.