Un pensionato di Barlassina è stato multato e costretto a pagare €866 + €16 per le spese di notifica, per aver chiuso una buca sulla strada, che causava incidenti a ciclisti, pedoni, motociclisti e automobili da mesi.
Ieri pomeriggio su Facebook, il pensionato multato ha dichiarato di essere preoccupato e teso per le richieste ricevute e per le chiamate che continua a ricevere a qualsiasi ora del giorno.
Poi ha affermato di avere apprezzato la vicinanza di tutti i suoi amici di Facebook e anche per questo ha deciso di combattere fino alla fine la sua battaglia per non pagare la multa ingiusta ricevuta e rimandarla al mittente.
La polizia municipale, piuttosto che multare lui per aver riparato una buca pericolosa per tutti, avrebbe dovuto multare il comune che ha scelto di non agire e mettere a rischio i passati. Multando il pensionato che si è adoperato per gli altri ha fatto una vera e propria ingiustizia senza precedenti.
Sul web è stata avviata una raccolta fondi, con la motivazione Copertura multa Claudio Trenta. Gli utenti social stanno provando a raccogliere i soldi necessari per provvedere al pagamento e risolvere il problema. C’è chi lo tranquillizza dicendo che sarà aiutato in qualsiasi modo a pagare e chi continua a parlare di ingiustizia concludendo che la multa non va assolutamente pagata.
Tra i tanti gesti di solidarietà, è arrivato anche quello del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi. Quest’ultimo ha scritto su Facebook che non bisogna attenzionare sempre e soltanto il codice della strada. In alcuni casi, è molto più importante il buon senso. In questo caso avrebbe dovuto spingere la polizia municipale a ringraziare il signore piuttosto che multarlo.
Galli, sindaco di Barlassina, precisa che la segnalazione della buca in realtà non è mai arrivata al comune. Per cui se ne deduce che il Signore ha fatto la segnalazione forse soltanto sui social. Poi ha deciso di agire in privato, riportando il lavoro fatto, senza alcuna autorizzazione, sui social.
Quando la polizia locale ne è venuta a conoscenza ha eseguito un sopralluogo e poi ha applicato le regole del Codice della Strada quindi ha elevato a sua nome la multa che purtroppo dovrà pagata. La riparazione della buca è un intervento che non va fatto dai volontari, ma da chi di dovere, con delle autorizzazioni da parte dell’ufficio tecnico e della polizia locale del luogo.
A chiudere la buca doveva essere una ditta specializzata e non un pensionato qualunque perché se dovessero succedere dei sinistri a causa di un lavoro fatto male, la responsabilità cadrebbe proprio su di lui.