Al palazzo del Coni di Milano, nella giornata di ieri, si è svolto il ricordo di Gianluca Vialli, tra aneddoti e omaggi, in presenza di amici, parenti e vecchi compagni di squadra.
Tutti insieme hanno scelto di ricordarlo a soli 3 mesi dalla scomparsa. Presente anche l’adorato nipote Riccardo, tutti gli amici dell’oratorio, Angelo Ronca e Matteo Bonetti, i vecchi compagni di squadra della Juventus e della Sampdoria, Attilio Lombardo e lo zar Virchowod.
Poi ovviamente non potevano mancare all’appello gli ex colleghi della nazionale, come Demetrio Albertini, Evaristo Beccalossi grande icona del calcio italiano. Erano tutti riuniti per ricordare Gianluca Vialli e la persona speciale che era, che con la scomparsa ha lasciato un grande vuoto nel cuore di tutti.
Presenti tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere il ragazzo dal cuore d’oro
La serata speciale è stata ospitata dal palazzo del Coni di Milano, non poteva esserci luogo e modo migliore di questo per ricordare un grande uomo che ha lottato per mesi contro il tumore al pancreas, una delle malattie più dure e dolorose per la quale al momento non c’è cura.
Negli occhi di tutti coloro che erano presenti in occasione del ricordo di Gianluca Vialli era evidente la commozione e l’emozione. Chi ha avuto modo di conoscere il ragazzo dal cuore d’oro, per esempio Claudio Arrigoni, faticherà ad accettare la sua scomparsa e ad andare oltre.
Marco Riva apre la serata di ricordo organizzata in onore di Gianluca Vialli
A fare gli onori di casa è stato il presidente del CONI Lombardo Marco Riva, che di Gianluca Vialli ha detto che era una persona straordinaria, con tanto coraggio e sensibilità, che ha sempre saputo trasmettere ai suoi amici e ai parenti soltanto con uno sguardo durante la malattia.
Dopo i saluti e i ricordi è stata ripercorsa la sua carriera, dai primi calci al pallone tra il cortile situato in via Rodi e l’oratorio Cristo Re, al debutto nel mondo del calcio con la maglia grigio rossa. Fino ad arrivare poi al giorno in cui Gianluca vinse lo scudetto. I suoi colleghi raccontano che quando si scendeva in campo insieme a lui tutti erano tranquilli, era un perfezionista trascinatore che riusciva in qualsiasi modo a farsi seguire da tutti.
Il ricordo di Lombardo e di Demetrio Albertini di un grande uomo e di un campione invincibile
Lombardo, che lo conosceva dal 1989 lo porta con sé ricordando la persona solare che era, richiamando alla memoria un episodio in particolare che dipinge Gianluca per quello che era davvero. A Genova gli disse: “Io sono un bomber e la palla va passata al bomber”. Fu in quel momento che nacque la Sampdoria vincente, che dopo poco tempo avrebbe anche vinto uno scudetto storico.
A chiudere il momento dei ricordi è stato Demetrio Albertini, che debuttò con Vial in azzurro il 21 dicembre del 1991 iniziando un percorso straordinario di vittore e conquiste, per poi ritrovarselo contro più e più volte. Avversario sì, ma mai nemico.