Proprio a Milano, all’interno di una riserva naturale a pochi passi dalla città, cresce il riso migliore d’Italia.
Questo è ciò che accade nella riserva a San Massimo situato tra Pavia e Novara, ossia all’interno del parco del Ticino.
La risaia più celebre d’Italia
Nel momento in cui si fa riferimento ad un riso di qualità, spesso ci viene in mente la riserva di San Massimo luogo conosciuto per la coltivazione del Carnaroli. Questo è situata a pochi chilometri da Milano, sia molto più precisamente tra Novara e Pavia.
Non è soltanto una risaia ma un centro agricolo molto caratteristico di questa zona dove si trovano 600 ettari di biodiversità divisi da fauna e flora. Si tratta di un posto ricco di storia sparso tra monasteri e cascine, un luogo in cui nel 1800 Camillo Benso Conte di Cavour aveva iniziato a canalizzare i i fiumi più grandi compreso il Ticino.
Un posto in cui si racconta una storia molto antica che inizia nel Medioevo, momento in cui i primi monaci iniziarono a stanziarvi e ha iniziato la coltivazione di riso. Attraverso il sistema feudale si ottenne così uno sviluppo agricolo.
Si tratta di una ricchezza giunta fino ai giorni d’oggi. Infatti, è molto famosa è la storia delle mondine, ossia le lavoratrici del riso Lombardi tipiche di questa terra. Intorno al 1960, tale proprietà fu acquistata e trasformata in una tenuta da caccia al punto da vedere al suo interno personaggi del calibro del Principe Filippo d’Inghilterra insieme ai Reali di Spagna.
La coltivazione di riso ha inizio nel 2005 attraverso l’ingresso di Dino Massari il quale ne va a dirigere anche tutte le attività giornaliere.
L’Oasi naturale nella riserva di San Massimo
Nel momento in cui si va a guardare la riserva San Massimo dall’alto, ciò che si nota è una macchia scura circondata da campi agricoli curati in ogni loro parte. Tutto ciò fa sì che la riserva sia scelta come rotta autunnale di numerosi volatili e non solo.
Il ciclo produttivo del riso carnaroli autentico
Qui troviamo circa 200 varietà di riso differenti tra cui anche il Carnaroli. La semina viene fatta tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio anche se il terreno si prepara in precedenza, con la messa a dimora gli alberi da frutto il cui compito è quello di concimare in maniera naturale il terreno.
Il riso risulta essere una pianta acquatica e quindi il passaggio seguente riguarda l’irrigazione dei campi. Questi vengono irrigati utilizzando sorgenti di acque cristalline che provengono dalle Alpi e che possiedono un livello di purezza molto alto.
Il riso di riserva San Massimo riesce a raggiungere 1,70 m di altezza e il taglio viene fatto nel mese di settembre utilizzando delle macchine apposite. Arriva così alla fase dell’essiccazione per essere poi stoccato all’interno dei silos.