Il sindaco Beppe Sala ha dichiarato di non essere più d’accordo sulle zone 30. La Legambiente è indignata per questo dietrofront.
Il sindaco Giuseppe Sala ha dichiarato durante una conferenza di non voler aggiungere ulteriori zone 30 a Milano. Forte delusione della Legambiente, tanto che l’associazione ha manifestato il desiderio di poter assistere a delle scelte politiche più audaci che potrebbero migliorare notevolmente la qualità di vita dei cittadini. Scelte che non arrivano mai.
Secondo la Legambiente la città Milano ha tutte le carte in regola per effettuare un ulteriore passo verso il rinnovamento e l’avanguardia. Il sindaco però sostiene che con la presenza di cinquecento scuole sul tessuto cittadino milanese sarebbe folle inserire nuove zone 30.
La zona 30 è un provvedimento urbanistico che prevede una limitazione di velocità in alcune reti stradali e la pedonalizzazione di molte aree. Nelle strade zona 30 il limite di velocità dei veicoli viene ridotto dai soliti 50 chilometri orari a 30 chilometri orari. Spesso sono i comitati di quartiere a segnalare la necessità di attuare questo provvedimento per una determinata zona di loro interesse.
Lo scopo della zona 30 è porre un limite ai continui e troppi spostamenti dei cittadini in auto; di conseguenza si incentiva l’utilizzo di altri mezzi di trasporto più ecofriendly come la bicicletta o semplicemente la mobilità pedonale. Un provvedimento contro l’inquinamento atmosferico e anche acustico.
Il sindaco Giuseppe Sala sostiene che la rete stradale milanese non può sostenere altre zone 30: sono presenti troppe scuole e sarebbe impensabile pedonalizzare oltre cinquecento vie. La Legambiente invece è dell‘idea opposta: un provvedimento del genere renderebbe la città più sicura.
Non è solo questione di sicurezza per l’associazione Legambiente: ne gioverebbe notevolmente la qualità dell’aria. In una città come Milano che vive quotidianamente nello smog sarebbe d’obbligo prendere queste scelte ecosostenibili, specialmente per la salute di chi vive in questa città e per le generazioni future.
A sostegno della propria tesi l’associazione fa anche riferimento alle grandi capitali europee che sempre più numerose agiscono a sostegno di queste politiche all’avanguardia. Non si tratta di un’utopia: sono delle misure che hanno il potere di modernizzare la società e adattarla a quelle che sono le attuali esigenze ambientali.
Quel che hanno voluto chiedere all’attuale sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è il coraggio, la tenacia. Non solo dichiarazioni elettorali, discorsi fini a se stessi e vani slogan.