Il sindaco Sala si sfoga per l’assenza di proposte sul nuovo stadio

Il sindaco Sala si sfoga durante il consiglio comunale per le mancate idee e proposte sul progetto per il nuovo stadio

sindaco Sala
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Il futuro dello stadio di San Siro è ancora incerto. Il Comune di Milano è in stallo e questa volta il sindaco Giuseppe Sala non le manda a dire. In modo duro e deciso si è rivolto ai consiglieri chiedendo proposte sensate. Durante il consiglio ha ribadito che negli ultimi due anni nessuno di loro ha avanzato idee che fossero condivise dalle società calcistiche.

Nessuna novità che possa aprire uno spiraglio sul futuro dello stadio. Lo scorso lunedì, durante l’incontro consigliare, Sala non è stato per nulla diplomatico nella sua risposta verso chi ha chiesto una seduta straordinaria proprio in merito all’impianto sportivo. Tra i richiedenti vi era anche il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico.

Una situazione deludente ed infruttuosa, secondo il primo cittadino, che dovrebbe cambiare rotta. Non si tratta di opere pubbliche, ma di società quali l’AC Milan ed Inter, che ora sembrano fortemente interessate ad un’unica opzione: costruire un nuovo impianto a qualunque costo.

Amara delusione da parte del sindaco Sala

La delusione amara di Sala si riversa sui consiglieri con il forte rimprovero di non avere stilato nemmeno una proposta sensata negli ultimi due anni e mezzo. Per cui, ha invitato chiunque avesse qualcosa da dire ad alzarsi e farlo in quel momento. Il punto cruciale è proprio quello di trovare un accordo con le due squadre calcistiche della città.

E’ del tutto irrealistico pensare di poter ristrutturare lo stadio Meazza se i club non sono interessati a contribuire e lo hanno ribadito già molte volte. Poi Sala ha apostrofato ulteriormente i consiglieri sulla loro posizione rispetto alla questione. Ha ribadito che, se non erano d’accordo e non avevano idee, allora dovevano apertamente dichiarare il loro dissenso alla costruzione di un nuovo impianto calcistico.

San Siro
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Lo stesso sindaco si è dichiarato contrario in quanto non è certo buona cosa per Milano portare lo stadio a Sesto o San Donato. Subito dopo lo sfogo, il dibattito in aula si è animato. Filippo Barberis, capogruppo del partito democratico ha preso la parola ricordando che il consiglio si è espresso in maniera chiara e positiva sulla questione, il 22 dicembre 2022.

La costruzione del nuovo stadio doveva rispettare però delle condizioni. Toccava alle squadre chiarire la loro posizione e la Sovrintendenza doveva dare il suo parere sull’esistenza o meno del vincolo sul Meazza. Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia, da parte sua, ha tenuto a sottolineare che i consiglieri stanno proponendo soluzioni da quattro anni a questa parte.

La decisione spetta, in primis, alla Sovrintendenza

Inoltre, hanno cercato di andare incontro proprio al sindaco che, però, non ha ancora una visione tale da comprendere un piano diverso. La speranza, continua De Chirico, è che la Sovrintendenza decida in fretta se ci sarà un vincolo e di quale tipo, in modo da potere capire come intervenire.

Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde, ha ribadito che lui ed il suo gruppo, sostengono la soluzione più logica ed a tutela dell’ambente. Quindi la riqualificazione della struttura già esistente. La questione ambientale e sportiva potrebbero, quindi, andare avanti insieme, risolvendo, così la questione in modo definitivo.

Enrico Fedrighini, della Lista Sala, ha invece sostenuto che la questione non poteva continuare ad essere una trattativa privata tra il sindaco ed i club, in quanto si tratta di un progetto strategico e di interesse pubblico che andrebbe sempre discusso in consiglio per poter prendere decisioni comuni.

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