La senatrice Ilaria Cucchi è andata in visita al carcere di Opera, dov’è rinchiuso l’anarchico Alfredo Cospito, che ha iniziato lo sciopero della fame.
Condannato al 41-bis, Alfredo Cospito è l’unica persona detenuta lì per motivi politici e in queste settimane torna nei titoli di cronaca a causa del dibattito sul regime di carcere duro.
Oggi, la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi lo ha incontrato al carcere di Opera, uscendo preoccupata per le sue condizioni di salute a causa dello sciopero della fame.
Il militante anarchico Alfredo Cospito è in carcere 41-bis per una strage mai avvenuta: al momento è quasi in fin di vita a causa del suo sciopero della fame, che non intende fermare.
La situazione è stata testimoniata anche da Ilaria Cucchi, senatrice della Repubblica, che oggi è arrivata al carcere in visita al detenuto.
Secondo quanto dichiarato dalla Senatrice, Cospito sarebbe in gravissime condizioni fisiche e peggiora di ora in ora.
La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica. La prima cosa che mi ha detto è stata che non vuole più incontrare nessun politico. Sono l’ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo e esclusivamente per la mia storia, per quello che rappresento.
Queste le parole di Ilaria Cucchi, preoccupata per la situazione che promette di non lasciar perdere, soprattutto ricordando la vicenda che coinvolse suo fratello Stefano, morto in carcere.
Già lo scorso giovedì, l’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, aveva denunciato le gravi condizioni di salute del suo assistito, definendolo “estremamente critiche”, chiedendo così di sapere al più presto se il provvedimento per il 41-bis sarà revocato.
Ma chi è Alfredo Cospito, anarchico di cui si sente parlare così tanto in queste settimane?
Le vicende che lo coinvolgono iniziano nel 2012, quando al governo c’era Mario Monti. Quello era un periodo complicato a livello economico in Italia, anni in cui venivano licenziati milioni di lavoratori e lavoratrici.
In quell’anno 2012 Cospito gambizza Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare. Venne condannato a 10 anni e otto mesi di prigione.
Mentre è già in carcere, viene poi accusato di aver piazzato, nel 2006, delle bombe artigianali in un cassonetto, vicino a una scuola in provincia di Cuneo.
In quel frangente non ci sono state vittime di nessun genere, ma Alfredo Cospito venne condannato a 20 anni di prigione, per strage comune.
Nel 2022, dopo già sei anni di reclusione, la Corte di Cassazione ha deciso che l’uomo deve essere giudicato per strage politica.
Questo reato prevede, secondo l’articolo 285 del codice penale, l’ergastolo. Così, Cospito viene condannato al 41-bis. Lo scorso ottobre, l’anarchico ha iniziato lo sciopero della fame, che ancora oggi come sappiamo dura e lo ha portato a raggiungere condizioni fisiche preoccupanti.