In arrivo un aumento di stipendio per docenti e bidelli

E’ in arrivo un aumento sullo stipendio di bidelli e docenti, riguarda circa un milione e 200mila lavoratori. Scopriamo a quanto ammonta questo aumento!

soldi e calcolatrice
soldi e calcolatrice- Imilanesi.Nanopress.it

Il contratto nel settore scolastico è stato rinnovato e finalmente sono in arrivo aumenti per docenti e bidelli. La buona notizia interessa 1,2 milioni di dipendenti, che potranno quindi beneficiare di altri soldi sulla busta paga. Vediamo con chiarezza a quanto ammonta l’aumento.

Aumentano gli stipendi per docenti e bidelli

La buona notizia della conclusione della trattativa per oltre un milione di dipendenti porta come conseguenza un’altra bella notizia, quella dell’aumento degli stipendi. Ad ottenerlo saranno presidi e docenti, visto che è stato rinnovato il contratto nel settore dell’istruzione e della ricerca riguardante il periodo 2019-2021.

L’aumento per i docenti è pari a 124 euro, mentre per i direttori è pari a 190 euro. Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, ha dichiarato che questo traguardo raggiunto è importante per rendere le condizioni di lavoro migliori in un ambito indispensabile per fare crescere l’Italia. Altra novità per questo comparto è la regolamentazione del lavoro agile.

Aumenti di stipendio a luglio
Aumenti di stipendio a luglio – imilanesi.nanopress.it

I fondi un problema

Riguardo ai fondi, necessari per proseguire nel rinnovo dei contratti della scuola, il ministro Zangrillo ha detto che  a settembre è previsto un incontro con la Nadef. Zangrillo avrà un incontro con il ministro Giorgetti per stabilire entro quale stanziamento sarà possibile rientrare.

E’ comunque certo che il governo ha molta attenzione nei confronti dei lavoratori pubblici, tuttavia Zangrillo ha sottolineato che sono state necessarie quattro leggi di bilancio per ottenere il rinnovo dei contratti di cui stiamo parlando.

Non c’erano risorse in quella del 2023, in quanto c’era la necessità di supportare famiglie e imprese danneggiate dai rincari energetici dall’inflazione che è ai massimi storici. Per fortuna il nostro paese al momento sta andando bene, ma non bisogna abbassare la guardia e sarà necessario lottare per far capire quanto sono importanti le retribuzioni.

 

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