In bicicletta sulla via Francigena di Pavia

Un’escursione che ricalca le strade realizzate dagli antichi Romani e che, dall’Europa porta a Roma passando anche da Pavia.

Ciclista
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Il tratto è percorribile interamente con la bicicletta ed ha una durata complessiva di, circa, 48 ore. Vi sono tre tappe che coprono una distanza di 126 chilometri. il dislivello massimo è di 15 metri e la categoria di classificazione per l’escursione è facile.

È un itinerario attraverso la storia sull’antica via Francigena, che collegava Roma con il resto del mondo europeo. L’arcivescovo di Canterbury nel suo viaggio di ritorno a Roma, la percorse nel 990 d.C. e sostò in 79 luoghi, accolto negli ospitali.

Tre di queste, ossia la 40esima, la 41esima e e la 42esima sono nella provincia di Pavia. Si trata di Santa Cristina Bissone, Pavia e Tromello. Oggi, lungo le 44 tappe italiane, vi sono parecchi percorsi da potere seguire, a piedi, in bici o anche in automobile.

Il percorso ufficiale è rintracciabile sul sito francigenalibrari.beniculturali.it, in quanto riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2004 è stata proclamata dal Consiglio d’Europa “Grande Itinerario Culturale Europeo”.

Percorso perfetto per i ciclisti

Il sentiero che passa nel pavese parte da Palestro, che si trova nel cuore della Lomellina, ed arriva a Chignolo Po. Più di 100 chilometri da fare in tre fermate: la prima è lunga circa 42 chilometri, dal punto di partenza fino a Tromello.

La seconda è di 32 chilometri e arriva a Pavia, mentre la terza ed ultima e di 52 chilometri. L’itinerario è pensato per chi ama viaggiare sulle due ruote. I ciclisti  possono usare sia la mountain – bike che la city – bike.

Il punto di partenza è il tratto ciclabile che corre in prossimità di due linee ferroviarie tra la provincia di Vercelli e quella di Pavia. Si consiglia l’uso del casco nelle zone dove si incontrano le automobili.

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Gli orari ideali sono tra le 9.00 e le 11.30 del mattino e tra le 14.00 e le 17.00 del pomeriggio, per evitare il traffico. L’elemento naturale  ricorrente nelle campagne è l’acqua, tutta la Lombardia ne è ricchissima.

Ma le meraviglie da visitare sono molte, come le due splendide chiese in stile romanico che si trovano a Robbio: la chiesa di San Valeriano, che era una delle principali tappe di sosta e ristoro nel Medioevo.

Chiese

E poi quella più piccola di San Pietro. Nella successiva frazione Maria del Campo, vi è l’omonima chiesa gotica. Qui c’è l’affresco della Madonna del Latte di Tommasino da Mortara, la quale, secondo i devoti, dispensa miracoli.

A Mortara, invece, si trova la basilica di Sant’Albino, costruita su volere di Carlo Magno. L’ abbazia di Santa Croce, che fu la sede dell’Ordine dei Mortariensi, tra i più influenti nel Medioevo, e la basilica di San Lorenzo.

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