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Economia e Lavoro

In centro a Como due bottigliette d’acqua da 500 ml costano 16 euro

Un bar in centro a Como presenta un conto con dei prezzi decisamente troppo alti, anche in vista dell’arrivo dei turisti

Como-Imilanesi.it

La denuncia è arrivata da un cittadino milanese che qualche giorno fa si è recato in bicicletta, con un amico, fino al centro di Como. Lì, i due si sono fermati per una pausa accomodandosi al tavolino di un bar sul lago. Il conto però li ha lasciati senza parole, 29 euro per caffè, acqua e succo.

Questo è ciò che uno dei due, attonito, ha postato sulla sua pagina social. Con la fotografia dello scontrino che ritrae nel dettaglio: 5 euro un caffè, 16 euro per due bottigliette di acqua da mezzo litro ed un succo a 8 euro. Nel post uno dei due ciclisti scrive che l’acqua al supermercato costa circa 60 centesimi

I prezzi sono stati estremamente gonfiati dal locale in vista dell’arrivo dei turisti. Molti i commenti che denunciano la stessa situazione ed altri che chiedono se non vi erano i prezzi sul menù esterno. Il ciclista ha risposto a questi ultimi dichiarando di non averlo guardato anche perché, durante i suoi allenamenti, ha fatto spesso tappa in zona, sostando proprio in quel locale.

Prezzi alle stelle in vista della stagione turistica

L’aumento è mirato in vista dell’arrivo dei turisti. ma così è veramente troppo. Una bottiglietta d’acqua di plastica da 500ml, non può costare 8 euro. Per fortuna non hanno messo in conto il coperto, conclude il ciclista. Altre lamentele sono emerse anche da un altro post, questa volta di un turista svizzero.

L’uomo ha preso uno spritz che gli è costato 15 euro, più caro che a Lugano e anche lui si trovava nel centro di Como. Era già stato altre volte nella cittadina ed aveva cenato in vari locali, dove i prezzi erano nella norma. Ma non si era mai spinto verso la zona centrale di piazza Cavour. Era consapevole del fatto che avrebbe pagato di più, ma certo non 15 euro per uno spritz.

Scontrino-Imilanesi.it

Inoltre, commenta infine, servito su un tavolo non pulito, con cuscini macchiati e sporchi. Un’altra turista ha fotografato il suo scontrino da 20 euro, emesso da un bar vista lago, per un caffè doppio ed un’acqua naturale da 75 ml. Si trovava lì per ammirare la splendida bellezza del posto, ed è rimasta sbalordita dal conto ricevuto rispetto alla consumazione fatta.

Ci sono persone cha hanno pagato perfino 24 euro per bere un semplice caffè al banco a Venezia. I titolari dei locali rispondono alle accuse dicendo che, nella maggior parte dei casi, i costi delle bevande e del cibo sono esposti su un menù all’esterno. Nonostante le proteste dei clienti, i titolari degli esercizi non intendono cambiare la loro politica.

“Il mio bar non è per tutti”

Alle proteste di un cliente di fronte ad uno scontrino da 3 euro e 50, emesso per un caffè, il proprietario ha obiettato che il suo bar non era per tutti. Per cui chi non aveva i soldi poteva andare altrove, questo non per arroganza, spiega il barista, ma per la prestazione che lui stesso vende.

Per cui dovrebbe essere normale che una semplice bevanda come il caffè, che solitamente costa 1 euro e 10 centesimi, abbia prezzi esorbitanti se bevuto di fronte al Colosseo, in Piazza San Marco, a Capri o a Como. Non è il caro vita, ma è il servizio che conta, per cui il gestore in questione ha affermano che non sono loro sbagliati, ma i clienti che non capiscono ciò che fanno.

Published by
Liana Cinelli