Un punto di arrivo importante per la sanità lombarda che mette in campo la prevenzione a partire già dai neonati.
Al convegno “Screening Neonatale – La diagnosi precoce per la salute del tuo bambino” organizzato dall’ASST Fatebenefratelli Sacco, svoltosi presso l’Aula Magna dell’ospedale dei bambini di Milano Buzzi, è stata presentata una novità importante.
Riguarda la diagnosi precoce di una malattia metabolica ereditaria invasiva quale è la SMA, atrofia muscolare spinale. Dal 15 settembre di quest’anno è stata inserita negli screening neonatali.
Bertolaso, l’assessore regionale al Welfare, presente al convegno, ha voluto sottolineare l’aspetto dell’importanza della diagnosi precoce. Permetterà, in questo caso, di poter aiutare il bimbo a migliorare la sua qualità della vita rispetto a quello che dovrebbe sopportare se diagnosticassero la malattia dall’insorgere dei primi sintomi.
Insieme all’assessore al Welfare, il convegno ha visto la partcipazione di Maria Grazia Colombo, commissario Straordinario ASST Fatebenefratelli Sacco e Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento materno infantile del Buzzi e preside della Facoltà di medicina dell’Università statale di Milano.
SMA, malattia degenarativa
Inoltre, Cristina Cereda, direttore del Laboratorio Screening Neonatale e Jacopo Casiraghi, rappresentante Associazione ‘Famiglie SMA’. Si tratta di una malattia invasiva e degenerativa grave, ma se la si identica in tempo, può essere curata.
Lo screening consiste prelevando due gocce di sangue dal tallone del bimbo appena nato. L’esame va fatto entro le 48-72 ore dalla nascita e direttamente in ospedale. E’ un intervento molto importante perché punta alla prevenzione e non più solo alla cura.
In questo modo i medici possono mettere in atto tutte le cure necessarie perché il bimbo possa migliorare fin da subito la qualità della sua vita. L’assessore ha tenuto a sottolineare proprio l’importanza della prevenzione in medicina.
Questo test va ad aggiungersi allo screening già obbligatorio per tutti i neonati. Questo permette di individuare fino a 50 malattie rare che potrebbero risultare dannose per la vita del bambino, e che “comprometterebbero la vita dei bambini appena nati e distruggerebbero la vita dei genitori”.
Con questi esami si cerca di individuare quelle malattie rare che sono di origine genetica, spesso ereditaria. Diagnosticarli alla nascita permette ai medici di poter intervenire in breve tempo. Attraverso terapie specifiche e diete ad hoc possono evitare gravi danni al fisico del bambino.
Stanziato un milione di euro
Per aggiungere anche il test per la SMA, Regione Lombardia ha stanziato un fondo di 1 milione di euro. Gli esperti assicurano, comunque, i genitori che, il test positivo per questa malattia, è solo un segnale per approfondire con altri test ed esami.
Il Laboratorio del Buzzi, ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, al momento è il punto di riferimento a livello regionale per lo screening neonatale e per tutti i test che confermano la diagnosi.