Torna l’autunno e si ritorna a parlare di covid, una nuova circolare ci spiega come comportarci per evitare qualsiasi contagio.
Una circolare a firma del direttore generale Welfare Giovanni Pavesi ci riporta, ancora una volta, a parlare di covid. Il documento si occupa, prevalentemente delle persone con particolari patologie o di chi si trova nelle RSA.
L’obiettivo è quello di fare attenzione e di continuare ad utilizzare le mascherine per evitare qualsiasi tipo di contagio. La circolare è già arrivata agli uffici competenti, quali Ats, Asst e Irccs.
Nel testo si leggono le indicazioni che riguardano i pazienti ricoverati e che hanno contratto il virus. Questi ultimi, in caso di contagio, non possono entrare in contatto co i pazienti fragili né frequentare gli ospedali.
Nel caso ci fosse bisogno del ricovero, questi saranno ospitati negli appositi reparti di isolamento. Tornano obbligatori i tamponi per chi accede al ricovero attraverso il pronto soccorso.
Quindi, per coloro che presentano sindromi respiratorie e febbre non spiegabili, o coloro che, al momento del ricovero in reparti con immunodepressi, risultano asintomatici, o a rischio, nelle terapie intensive, e nei reparti di ostetricia.
Dovranno eseguire il test anche coloro che devono sottoporsi a un qualche intervento chirurgico o che devono essere ricoverati in reparti oncologici. Dovranno eseguirlo anche i pazienti dializzati.
In questo caso il numero dei tamponi dipenderà dall’andamento epidemiologico e al numero di accessi all’interno della struttura e dalle caratteristiche organizzative della struttura stessa, e per chi deve accedere ai reparti di ostetricia.
Per i pazienti già ricoverati, il test non dovrà essere ripetuto, a meno che non presenti sintomi che possono far pensare ad un’infezione da covid. Se, però, il paziente deve essere trasferito in un altro reparto dove si trovano alcuni pazienti fragili, allora necessiterà di un altro tampone.
In questo caso, si potrà procedere al trasferimento solo in caso di tampone negativo. Ritorna, però, l’uso della mascherina. Sarà, di nuovo, obbligatorio indossarla per i lavoratori, utenti e visitatori all’interno delle strutture sanitarie.
Non solo per gli ospedali, quindi, ma anche per chi accede alle strutture socioassistenziali di vario genere. Nelle sale di attesa e nelle strutture sanitarie diverse da quelle descritte nella circolare, resta a discrezione della direzione.
Per gli spazi ospedalieri al di fuori dei reparti di degenza, non è previsto l’uso della mascherina. Dovranno sottoporsi a tampone anche tutte quelle persone che si occupano di una persona, anziano o disabile che sia, cioè i caregiver.
Se gli accompagnatori dovranno fermarsi oltre l’orario di visita, sia in ospedale che in altre strutture residenziali, dovranno sottoporsi a tampone. Non sarà esteso per chi accompagna i minorenni, le partorienti o chi assiste una persona in fin di vita.
Gli accompagnatori dovranno fare attenzione e lavarsi frequentemente le mani ed utilizzare sempre la mascherina, meglio se FFP2, da tenere per tutto il periodo della degenza. Nel caso in cui l’accompagnatore dovesse assistere un paziente con covid, allora, oltre alla mascherina, dovrà sottoporsi al tampone.
Dovrà eseguirlo prima di entrare nella struttura ospedaliera e, in seguito, ogni 7 giorni. Meglio se, chi accompagna il paziente, sia sempre la stessa persona e che sia in regola con l’intero ciclo vaccinale.
Per chi è ricoverato con una diagnosi di covid dovrà rimanere in ospedale in stato di isolamento. Gli operatori sanitari infetti da covid, non dovranno entrare in contatto con pazienti fragili né con i colleghi fino a quando il tampone non risulterà negativo.
La circolare ricorda, inoltre, l’importanza della tempestiva segnalazione dei casi covid da fare al Dips di Ats. Bertolaso, assessore al Welfare della Lombardia, ha dichiarato che il covid oramai, “convive con noi”.
E, se per la maggior parte delle persone, non costituisce più un pericolo, per alltre persone non è così. Gli immunodepressi o i fragili possono ancora avere conseguenze molto gravi nel caso di infezione.
Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno l’assessore raccomanda, comunque, l’utilizzo della mascherina anche dove non è obbligatoria, in particolare nei pronto soccorso e “negli ambulatori dedicati ai pazienti fragili”.