In Lombardia, alcuni settori sono in crisi. Ad essere chiamati in causa in modo particolare sono il settore del commercio e quello dell’agricoltura.
Sta succedendo tutto questo, a causa del contraccolpo dovuto al covid. Per la pandemia e per tutte le conseguenze che ci ha lasciato, qualsiasi settore, all’improvviso, si è ritrovato a dover affrontare una situazione tragica, drammatica.
Il 2022 ha segnato il momento della ripresa per il mercato lavorativo, anche se con tante criticità come il GAP tra l’occupazione femminile e quella maschile e molto altro ancora.
Secondo i dati dell’istat, che sono stati aggiornati negli ultimi mesi del 2022, si è verificato un recupero dei posti di lavoro importante rispetto agli anni precedenti. Adesso infatti risultano esserci almeno 4,4 milioni di persone in più impegnate nel mondo lavorativo, rispetto al 2021.
I dati rimangono comunque leggermente sotto la media rispetto al 2019, anno in cui a lavorare erano tutti sia i giovani, che i meno giovani. Rispetto a prima del 2019, è stata rilevata una importante stabilità tra lavoratori dipendenti. Invece per quanto riguarda i lavoratori indipendenti questi sono in calo. Si parla di 844.000 nel 2022 e 903mila invece nel 2019.
Gli occupati per quanto riguarda l’industria rimangono stabili. Si parla di 1,1 milioni di occupati nel settore. Per esempio nella provincia di Brescia, gli occupati in questo settore sono 191.000 nel 2022 mentre nel 2019 erano 204 mila. A Como i lavoratori del settore industriale oggi sono 76mila, mentre erano 82 mila prima del covid.
La crisi è nera anche per quanto riguarda l’ambito agricolo dove i dati si riducono di molto rispetto al 2019. Allora, i lavoratori nel settore agricolo erano 63 mila mentre nel 2022 sono stati soltanto 56 mila.
Il risultato certamente migliore, assolutamente positivo ha a che fare con l’ambito delle costruzioni dove si è verificato un vero e proprio exploit. Nel 2019 a lavorare in questo settore erano 240 mila persone di qualsiasi età. Mentre per assurdo e in maniera del tutto inaspettata nel 2022 si è raggiunta la cifra di 288 mila impiegati.
In particolare il boom si è verificato a Milano, dove da 58 mila addetti nel settore delle costruzioni, oggi siamo passati direttamente a 71 mila. La stessa cosa è avvenuta a Bergamo, dove invece da 37.000 si è arrivati a 50 mila. A Brescia da 29mila, si è arrivati quasi al doppio ovvero 46 mila persone.
A pagare il covid e la pandemia a caro prezzo è stato però il mondo del commercio, dove si è passati da 821 mila impiegati nel 2019, a 557 soltanto tre anni dopo.
Si conclude quindi con il tasso di disoccupazione che per fortuna nell’ultimo sta tornando ai livelli normali pre covid. Infatti in Lombardia soltanto il 4,9% delle persone è disoccupato e va alla ricerca dell’occupazione, mentre nel 2021 rappresentava il 6%.
La maggior parte delle persone che non lavorano sono donne, tra 16 e 64 anni. Il dato incoraggiante è che tra queste in poche cercano impiego. Molte sono disoccupate per scelta.