A Vigevano un incendio in un’azienda di materiali plastici ha provocato una nube nera e densa, pericolosa per le persone e l’ambiente
In seguito ad un’incendio divampato in un’azienda di gomme a Vigevano, una nube di fumo nero ha quasi coperto la città. Il vento l’ha, infatti, sospinta verso il centro abitato. La polizia ha chiuso il tratto di strada interessato, la statale 494. E’ successo ieri, nel pomeriggio presso la Ilga, un’azienda di vecchia data e molto conosciuta.
Dopo il fatto il sindaco ha subito allertato tutti gli abitanti. Il comunicato li invitava a non uscire di casa ed a chiudere bene porte e finestre. L’intervento dei vigili dl fuoco di Vigevano e di Mortara, è stato repentino per cercare di contenere le fiamme il più possibile. L’Arpa, l’ente che si occupa di svolgere attività di prevenzione e rilievi a tutela dell’ambiente, ha avviato le procedure per stabilire il grado di inquinamento derivato dall’incendio.
Fondata negli anni cinquanta, la Ilga gomme, si è sempre occupata della produzione di gomma per le suole delle scarpe. La dinamica dell’accaduto non risulta ancora chiara. Pare, comunque, che non vi siano persone coinvolte. I pompieri hanno impiegato molte ore a domare il fuoco e a mettere in sicurezza tutta la zona.
La statale 494 era divenuta inagibile per cui, naturalmente, gli agenti l’hanno chiusa al traffico. Il clima non ha aiutato. La nube tossica non si è dispersa facilmente nell’atmosfera perché il mutare del vento l’ha tenuta a bassa quota e spinta verso il centro abitato. Questo ha allertato anche il Comune per cui, in breve, ha emesso un comunicato per allertare i cittadini.
Lo stesso sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, è tornato subito da un viaggio istituzionale, annullando l’impegno, per valutare la situazione in prima persona. Nel suo comunicato di allerta alla cittadinanza, ha anche aggiunto di essere a contatto con l’ente Arpa e con l’Ats, agenzia della tutela della salute.
Per potere avere una rilevazione sul territorio ed una valutazione completa del quadro, in modo da dare le giuste informazioni alla popolazione. I vigili del fuoco hanno fatto un grande lavoro per spegnere le fiamme, ma anche per contenerle. Nella zona industriale il fuoco avrebbe potuto allargarsi ad altre aziende e provocare danni ingenti.
La ditta andata a fuoco aveva, tra l’altro, una grande fornitura di gomma in magazzino, arrivata giusto pochi giorni prima. Potrebbe forse essere stato un corto circuito a causare l’incidente. L’Arpa, come detto, si è recata sul posto, insieme al gruppo regionale specializzato per la protezione ambiente.
Questo ha installato un dispositivo, detto campionatore ad alto volume, per poter trarre una valutazione continua della qualità dell’aria. I microinquinanti, come, ad esempio, diossine, ipa in fase gassosa e particolati, dovranno essere tenuti sotto controllo per verificare che non superino la soglia di tolleranza.
La nube, a causa del vento, si è spostata verso i centri abitati dove si trova anche una scuola. Il primo campione viene preso dagli addetti dopo 24 ore. I risultati saranno pronti nelle 72 ore successive.