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Categories: Cronaca

Incendio a Milano: uomo si butta dalla finestra della casa in fiamme

E’ successo in via Cavezzali: l’ex Residence Jolly è andato nuovamente in fiamme ieri sera 17 Gennaio. Tempestivo l’arrivo dei soccorsi e dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme.

Soccorsi-Imilanesi.it

Ancora fiamme e tanta paura: al civico 11 è divampato un altro incendio a distanza di pochi giorni, che ha portato un uomo a buttarsi dalla finestra nel tentativo di salvarsi. Tante le domande sul caso.

Ex residence “Jolly”: l’incendio di martedi sera

Come accennato poco fa a Milano e esattamente in via Cavezzali, al civico 11 è divampato un altro incendio.

Le fiamme hanno preso il sopravvento nel palazzo di otto piani, l’ex residence Jolly, che sembra essere noto per il degrado in cui versa da tempo.

Anche se nel 2018 è stato effettuato un blitz, le cose non sembrano essere cambiate e infatti questo residence continua a fare i conti con concetti come abbandono e con i vari incendi che prendono vita a distanza di pochi giorni.

L’incendio sembra essere divampato alle 22 in un appartamento al terzo piano martedì sera: per quanto i residenti all’inizio abbiano cercato di contenere il tutto, inevitabile e fondamentale è stato l’arrivo dei pompieri e il loro  intervento.

L’incendio, dunque inizialmente è stato domato grazie all’intervento dei condomini che avevano utilizzato delle manichette antincendio.

Ma solo all’arrivo dei vigili del fuoco, gli stessi hanno provveduto a spegnere tutto grazie alle sei squadre all’opera.

Fondamentale è stato dunque ancora una volta l’intervento dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme nello stesso palazzo che giorni fa ha vissuto lo stesso dramma e la stessa paura.

Altri dettagli dell’incendio di martedì sera

Mentre le fiamme divampavano, tanta era la paura dei residenti che per l’ennesima volta hanno dovuto assistere a tutto questo.

Nel bel mezzo dell’incendio, un uomo che viveva proprio nell’abitazione in cui vi erano le fiamme, ha pensato bene di buttarsi dalla finestra, probabilmente preso dalla disperazione del momento e per cercare di salvarsi.

Ecco che l’uomo ha fatto un bel volo di circa 9 metri solo per cercare di mettersi in salvo.

Successivamente è stato portato in codice giallo all’ospedale Niguarda: sulle sue condizioni si sa che non sono buone, ma comunque è certo che è fuori pericolo.

E questa non può che essere una bella notizia, dal momento che sarebbe potuta andare diversamente.

Ipotesi sull’incendio

Sulle cause dell’incendio sicuramente ci sono varie indagini in corso: le fiamme che sono divampate al quarto piano e all’ottavo piano, hanno preso vita dove vi erano dei rifiuti ammassati.

Questo ha fatto pensare a un incendio doloso: ovviamente sono diversi i punti ancora da chiarire e su cui lavorerà chi di dovuto.

Quello che è certo che questo è un palazzo che è occupato da sbandati e persone senza tetto e non ha sicuramente una buona reputazione alla spalle: basti pensare che nel corso degli anni è stato nominato il buco nero di Milano e che questo è il secondo incendio che prende vita nello stesso palazzo e a distanza di pochi giorni.

Solo il 9 Gennaio scorso infatti nella stessa palazzina avevano preso il sopravvento altre fiamme e per fortuna senza portare a conseguenze gravi.

Dell’incendio del 9 Gennaio si sa infatti che erano state fatte evacuare 50 persone. Anche in quel caso si è pensato a un incendio doloso.

L’incendio del 9 gennaio: che cos’era accaduto?

Come detto poco fa nella stessa via e nello stesso palazzo solo il 9  Gennaio c’è stato un altro incendio verso le 5 del mattino, al quarto piano di un’abitazione e anche in quel  caso si è parlato dell’ammasso dei rifiuti che interessano questo palazzo.

Per fortuna non si sono registrati né feriti e né persone intossicate, anche lì grazie all’intervento dei pompieri che è stato importantissimo.

Vigili del fuoco-Imilanesi.it

Ecco che nuovamente il buco nero di Milano sembra essere sotto i riflettori e per lo stesso motivo.

Questo significa che il problema ancora sussiste e che qualcosa andrebbe fatto prima che si arrivi a parlare di un terzo incendio.

Ricordiamo che lo stabile di cui stiamo  parlando  versa nel degrado  e nel 2008 è stato vittima di varie denunce fatte proprio dalle persone a causa dei rifiuti.

Molto probabilmente qualcosa ancora non è stato risolto e la speranza è che questo secondo incendio porti alla risoluzione di un problema che forse è più profondo.

Che non è la criminalità questa volta, ma è sicuramente qualcosa che riguarda la condivisione degli spazi comuni e la propria sicurezza che è stata messa a repentaglio per ben due volte.

Per fortuna si tratta di incendi che non hanno portato alla morte, ma devono poter far riflettere per capire cosa andrebbe fatto per prevenire certe situazioni che portano solo a tanta paura e disperazione, proprio come l’uomo che alla fine, in preda al panico, per salvarsi si è dovuto gettare da una finestra aad un’altezza di ben 9 metri.

 

Published by
Melania Di Pietrangelo