Incidente in Brianza: un Suv sfonda la vetrina del centro disabili

Incidente in Brianza: un Suv sfonda la vetrina del centro disabili. Ad oggi è uno il ferito grave ricoverato in ospedale.

Forze dell'ordine
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Martedì scorso è stata sfiorata una vera e propria tragedia in Brianza. Durante il pomeriggio, infatti, un automobilista, che stava guidando un Suv, si è schiantato sul centro disabili di questa zona. Determinando un ferito grave che ora è ricoverato in ospedale.

Incidente in Brianza: cosa è successo?

La notizia che in breve tempo ha fatto il giro del web è quella di un incidente avvenuto martedì pomeriggio in Brianza, nello specifico a Seregno. La zona interessata dall’incidente è corso Matteotti all’incrocio con via Rossini dove sorge il centro diurno del paese.

È stato, infatti, un pomeriggio davvero da incubo per chi ha vissuto la tragedia che ha coinvolto un centro diurno per disabili, ossia l’associazione “Il Ritorno”, e l’automobilista di un Suv, nello specifico un Suv Nissan Juice bianco.

Molti si chiedono: cosa è successo? Qual è stata la dinamica?

Durante il pomeriggio di martedì scorso, infatti, l’automobilista, una donna di 40 anni, ha perso il controllo della propria auto ed è stato questo a determinare lo scontro. Infatti, a causa di tale perdita di controllo, la donna si è scontrata in modo diretto col centro diurno per disabili sfondando il vetro d’ingresso. Oltre al danno fisico e materiale del centro, ci sono stati anche dei feriti, nello specifico tre.

Il tutto è avvenuto alle quattro di pomeriggio e in quel momento erano presenti varie persone nella zona dell’ingresso in cui, appunto, c’è stato lo scontro con l’auto.

Incidente in Brianza: chi sono i feriti?

Come già accennato, durante lo scontro frontale sono stati tre i feriti. Chi sono?

Parliamo della donna di 40 anni, che era alla guida del Suv, un uomo di 74 anni e un altro signore di59 anni, ossia l’autista dell’associazione e del centro diurno. Tutti e tre sono stati subito soccorsi dal 118 che, prontamente, si è recato sul posto dell’incidente.

I primi due feriti sono stati trasportati all’Ospedale di Desio in codice verde in quanto non sarebbero stati troppo impattati dall’incidente.

Ospedale
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Una situazione del tutto diversa e più grave è quella che, invece, sta vivendo l’autista dell’associazione di 59 anni. Infatti egli è stato trasportato al pronto soccorso del San Gerardo di Monza e attualmente è ricoverato nel reparto di Neurorianimazione ed è in prognosi riservata. Ad oggi la sua situazione di salute appare piuttosto delicata in quanto è stato l’unico ferito coinvolto gravemente nello schianto frontale. Non si sa ancora quale sarà il suo destino in quanto, secondo quanto riportato dai medici, bisognerà aspettare. Aspettare per comprendere come risponde alle terapie.

Cosa è successo all’automobilista?

Sicuramente molti di noi, apprendendo la notizia, vogliono sapere e comprendere cosa è successo all’automobilista del Suv e cosa ha portato allo schianto.

In realtà si tratta di una dinamica che la polizia locale sta ancora cercando di ricostruire e, quindi, non è ancora del tutto chiaro il motivo che ha determinato la perdita di controllo dell’auto.

Polizia locale
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Oltre ciò la polizia locale sta cercando anche di ricostruire la dinamica dello schianto e per questo sta raccogliendo le testimonianze delle persone che hanno assistito all’incidente.

Sicuramente quello che bisogna riconoscere è stato il colpo di fortuna in quanto molti utenti del centro diurno non erano presenti nella struttura in quel momento. È stato proprio questo colpo di fortuna a fare in modo che tale incidente non si trasformasse rapidamente in una vera e propria tragedia in quanto, se fossero stati presenti gli utenti, probabilmente i feriti sarebbero stati molti di più di quelli attuali.

Cosa emerge dalle prime testimonianze?

Sicuramente è ancora molto difficile comprendere cosa sia effettivamente accaduto durante quel pomeriggio. Quello che la polizia locale sta facendo, infatti, è ricostruire proprio la dinamica dell’incidente tramite le testimonianze di chi ha assistito a questo drammatico evento.

Nonostante sia tutto ancora poco chiaro c’è già qualche testimonianza che ci aiuta a comprendere l’evento. Secondo il lavoro delle forze dell’ordine, infatti, pare che la donna alla guida non avrebbe rispettato le regole della precedenza e avrebbe attraversato un incrocio quando non doveva.

Polizia
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Questo, quindi, avrebbe causato un tamponamento da parte di un’altra auto che era guidata da un uomo di 87 anni. Probabilmente è stato proprio questo tamponamento a determinare la perdita del controllo dell’auto che ha portato poi la donna a schiantarsi contro il centro diurno.

Ovviamente non si tratta ancora di una notizia certa ma è l’unica notizia che ad oggi emerge e che quindi ci permette di ricostruire quello che effettivamente potrebbe essere accaduto durante quelle ore.

Lo sdegno del web

La notizia dell’incidente ha subito fatto il giro dei telegiornali ma anche del web e le reazioni sono state poco clementi.

Sono stati molti quelli che si sono sorpresi dell’accaduto ma soprattutto della dinamica. Per molti la sbadataggine della donna è una vera e propria mancanza di rispetto per la vita altrui e che ha causato danni per tre persone che, ovviamente, non c’entravano nulla.

A ciò si aggiungono i molti che si sorprendono di come possa essere accaduto soprattutto perché un Suv è difficile da guidare e richiede attenzione ed esperienza.

Sicuramente quello su cui molti sono d’accordo è il colpo di fortuna che ha portato al salvataggio degli utenti del centro diurno. Insomma molti si chiedono e immaginano cosa sarebbe accaduto se, invece, fossero stati lì presenti ed è una domanda a cui segue una tragica risposta.

Bisogna ovviamente essere grati che questo evento non sia diventato una tragedia ma ciò ci porta anche a pensare quanto sia necessario fare attenzione quando si guida perché, oltre alla propria vita, c’è sempre di mezzo la vita altrui come in questo caso. Spesso le azioni sbadate di qualcuno possono diventare la causa del malessere o della morte di persone che non c’entrano nulla.

Stare attenti è il primo passo per tutelarsi.

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