Indagato anche il terzo pregiudicato per l’omicidio di Carlo Mortilli nel 1997

Anche il terzo complice nella rapina e nell’uccisione di Carlo Mortilli nel 1997 ora è indagato grazie al DNA

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Ben 26 anni fa, sul Garda, nel parcheggio dell’hotel West Garda a Padenghe, in provincia di Brescia, Carlo Mortilli, di professione rappresentante di gioielli, fu derubato e assassinato. Tre gli uomini dell’agguato. Sia per il delitto che per la rapina furono fermati Marcello Domenico Fortunio e Fabio Consoleto. Nel 2008 i due malviventi furono condannati in via definitiva.

Venne archiviata la pratica riguardante il terzo aggressore per mancanza di prove. Il terzo pregiudicato è un uomo di origini siciliane, ma che risiede a Brescia. Carlo Mortilli morì perché attirato in una trappola. Arrivato al parcheggio dell’hotel, due dei tre rapinatori lo stavano aspettando. Uno dei due gli prese la valigetta e poi gli sparò uccidendolo.

Condanna definitiva nel 2008

Due dei tre malviventi furono subito identificati e arrestati. Al termine del processo con rito abbreviato, nel 2006, il Gup Lorenzo Benini li assolse. La procura di Brescia, però, non si diede per vinta. Continuò con le indagini e presentò ricorso in appello con l ‘ex procuratore aggiunto di Brescia Fabio Salamone durante il quale i due pregiudicati vennero condannati.

E nel 2008 la condanna divenne definitiva. All’epoca sembrò che fossero coinvolte altre due persone, tre avevano partecipato all’agguato, mentre il quarto stava aspettando in macchina i complici. Nel corso delle indagini gli investigatori raccolsero diverse tracce biologiche da cui riuscirono ad estrarre del DNA e che vennero conservate in archivio.

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Così gli agenti del Ris hanno trovato il terzo componente. Il DNA combacia con l’arresto di un pregiudicato di origini siciliane arrestato qualche anno fa per un altro reato. In questo momento il pregiudicato in questione è ancora libero. Durante il primo processo gli inquirenti non riuscirono a farlo condannare per mancanza di prove, ma ora la questione è diversa.

Riaperta l’indagine grazie al DNA

I carabinieri della compagnia di Salò e della procura di Brescia hanno riaperto le indagini preliminari. Il terzo indagato ha, così, ricevuto la notifica di avviso di conclusione. Nella condanna definitiva del 2008 l’omicida di Carlo Mortilli, Marcello Domenico Fortunio fu condannato a 17 anni e 8 mesi di carcere e il complice, Fabio Consoleto, prese 4 anni per rapina.

Fondamentale, in questo caso, l’esame dei reperti biologici che in questi anni gli investigatori hanno inserito nella Banca Dati Nazionale del DNA. Una procedura istituita con la legge 30 giugno 2009 n. 85 per contrastare criminalità organizzata, terrorismo e immigrazione clandestina.

Ha come finalità anche quella di identificare più facilmeente i pregiudicati che delinquono, ma anche le persone scomparse, grazie alla collaborazione tra gli stati con la polizia internazionale. Questo è, infatti, uno strumento molto prezioso per portare avanti e, come in questo caso, concludere fascicoli ancora aperti.

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