Nelle settimane caratterizzate dal picco dell’influenza, i bambini sembrano essere i più colpiti. Ecco i consigli del pediatra.
Se è pur vero che non abbiamo ancora dato il benvenuto al vero freddo invernale, che arriverà nelle prossime settimane, il picco di influenza sembra comunque non volersi arrestare. I più colpiti sono i bambini: tra Covid, bronchioliti e polmoniti, in molti ospedali è una vera e propria emergenza. Con enorme preoccupazione dei genitori, che si chiedono come prevenire il contagio, ma anche come gestirlo una volta avvenuto. Il dott. Rino Agostiniani, vice presidente Sip (Società italiana di pediatria) ha dato qualche dritta al riguardo.
Intervistato dai microfoni di Adnkronos Salute, Agostiniani ha innanzitutto lanciato una stoccata a una delle abitudini più comuni dei genitori in inverno: coprire eccessivamente i bambini ed evitare di farli uscire quando fa freddo. L’idea, ovviamente, è quella che più sono coperti, più saranno protetti dal freddo, ma questa convinzione è in realtà controproducente.
Prendere le giuste precauzioni è corretto, spiega il medico, ma non è sconsigliato far uscire i più piccoli per una passeggiata anche quando fa più freddo, anzi. Per i bambini come per gli adulti, non è fisiologico trascorrere il periodo invernale stando a lungo al chiuso e con temperature sopra i 20 gradi. Via libera quindi al tempo all’aria aperta, coprendosi in misura equilibrata rispetto alla temperatura esterna. Anzi, il tempo trascorso all’aria aperta con le giuste precauzioni potrebbe prevenire il contagio. In questo periodo, spiega infatti Agostiniani, non è il freddo che fa ammalare, ma le infezioni trasmesse da altri. Il problema, quindi, è il contagio che avviene al chiuso, motivo per cui tenere i bambini per troppo tempo a casa quando stanno bene è rischioso.
Il problema riguardo al coprire troppo i bambini, secondo il pediatra, si manifesta nella tendenza dei genitori, in special modo le mamme, a vestire i più piccoli come se fossero in montagna anche per una passeggiata in città. Per superare l’eccessiva apprensione e coprire i più piccoli in modo equilibrato, consiglia l’esperto, bisogna ricordare che viviamo in un Paese dal clima mediterraneo, che non presenta temperature estreme. Anche i bambini, di conseguenza, devono essere coperti con equilibrio.
Le “tute da sci”, quei completi che lasciano scoperti solo gli occhi, sono “assolutamente un eccesso”, continua l’esperto. In più, non fanno altro che peggiorare il problema: invece di essere protetto dal freddo, il bimbo suda, e si trova in una situazione di disagio a causa del caldo eccessivo. Oltre ad essere ancor di più esposto a colpi di freddo. Va da sè che tutti questi consigli siano validi in caso di bambini in salute, che non presentano sintomi influenzali o legati al Covid o altri malanni di stagione. In quel caso, infatti, durante l’influenza e anche subito dopo la guarigione, come spiega Agostiniani all’ANSA, è necessario tenerli a casa per proteggere sia loro che gli altri, come i compagni di scuola.