Buone notizie in arrivo dall’Inps, alcuni pensionati riceveranno 276 euro di aumento, ma spetta solo a determinate categorie. Scopriamo di quali categorie si tratta.
Chi avrà ben 276 euro di aumento sulla pensione a partire dal 2023? Gli aumenti sono stati predisposti dal governo e approvati nella legge di bilancio che sta per essere messa in atto visto che è ufficiale la sua approvazione.
La rivalutazione però non avverrà in modo uguale per tutte le pensioni e verrà calcolata una percentuale maggiore per gli assegni di importo minimo, mentre sarà inferiore per gli assegni di importo maggiore. In questo modo a beneficiarne saranno coloro che prendono meno. Scopriamo chi prenderà 276 euro di aumento sulle pensioni!
A partire dal 2023 scatterà l’aumento delle pensioni, e, vista l’approvazione della legge di bilancio, la rivalutazione del 7,3% stabilita dal governo verrà effettuata.
L’accredito dell’aumento viene effettuato a partire dal 3 gennaio sui libretti postali, conti correnti, Postepay, conto Banco Posta, nella stessa data in cui avviene anche il pagamento in contanti.
Anche per il 2023 bisogna rispettare il calendario dei pagamenti per avere il pagamento in contanti, tenendo conto dell’iniziale del cognome. E’ però bene precisare che l’aumento non verrà caricato su tutte le pensioni a partire da gennaio 2023. Infatti, lo riceveranno in questa data coloro che prendono la pensione di invalidità e coloro che hanno una pensione non superiore ai 2.100 euro lordi mensili.
Prenderanno l’aumento a marzo o ad aprile coloro che percepiscono una pensione di importo pari a 2.101,50 al mese o superiore.
Come detto prima, verranno aumentate a partire dal 3 gennaio 2023 le pensioni fino a 2.100 euro lordi mensili e che per quelli oltre 2.101,50 se ne parlerà fra marzo e aprile.
Ma quale sarà l’aumento effettivo delle pensioni? Quanti soldi arriveranno in più ai pensionati? E’ importante sottolineare che con la rivalutazione del 7, 3% gli importi degli assegni cresceranno in modo sensibile, però questo aumento non riguarda tutte le pensioni.
Infatti, man mano che gli assegni sono più sostanziosi, si riduce la percentuale di aumento. Questo sistema di rivalutazione previsto dal Governo Meloni si basa sul 120% per le pensioni minime, mentre sulle pensioni di importo superiore a 2.625 euro lordi al mese prevede tagli importanti.
Come detto prima, l’aumento per le pensioni minime previsto è fino a 571 euro al mese, vista la percentuale di rivalutazione stabilita al 120% (8,8%).
La rivalutazione del 7,3% verrà applicata a gennaio e gli aumenti saranno fino a 563, perciò dal mese di febbraio anche l’1,5% in più dovrebbe essere aggiunto.
Coloro che percepiscono la pensione minima e hanno 75 anni o più prenderanno 600 euro al mese. Le pensioni di 1.000 euro aumenteranno di 73 euro lordi al mese, quelli da 1.500 euro di 109,50 euro e le pensioni da 2.000 euro di 146 euro.
Le pensioni di 2.300 euro avranno una rivalutazione dell’85% e aumenteranno di 134 euro al mese, quelle di 2.500 euro verranno aumentate di 155 euro.
Gli assegni di 2.800 euro lordi al mese verranno rivalutati del 53% e l’aumento sarà pari a circa 109 euro al mese. Aumenteranno invece di 116 euro al mese le pensioni di 3.000 euro, mentre quelle di 3.500 euro aumenteranno di 120 euro mensili grazie alla rivalutazione del 47%.
Un aumento più sostanzioso spetterà alle pensioni da 4.000 euro e sarà pari a 137,20 euro, mentre le pensioni oltre i 5.250 euro lordi mensili saranno rivalutate del 32% e si potranno prendere di aumenti anche 276 euro al mese.