A partire dal 1 settembre, è in arrivo una vera e propria svolta in ambito economico finanziario per tanti italiani. Si parla di nuovi assegni e di nuovi redditi. Ma vediamo nel dettaglio che cosa cambierà.
Lo avevamo annunciato e ormai mancano pochi giorni e le nuove misure che sostituiranno il reddito di cittadinanza, cominceranno ad essere messe in atto. A partire dal 1 settembre nello specifico, inizieranno ad essere operativi i nuovi quattro sostituti del Reddito di cittadinanza, che scomparirà in modo definitivo il 31 dicembre 2023. Uno di questi è il bonus 350 euro, sfl di Assegno di reddito di inclusione, reddito di dignità e reddito di base europeo. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste misure e quali saranno le principali novità per gli italiani. Riusciranno queste misure a coprire il vuoto lasciato da Reddito di cittadinanza?
Inps, bonus in arrivo a partire da settembre
Partiamo con la prima misura, ovvero il supporto formazione lavoro sfl che molto probabilmente sarà richiedibile già da 1 settembre. Può essere richiesto da tutti quegli individui che fanno parte di quei nuclei familiari ritenuti occupabili che hanno perso o che perderanno il reddito di cittadinanza. Nel dettaglio, questa misura altro non è che una indennità di partecipazione a progetti formativi di qualificazione professionale, o servizio civile. L’obiettivo è coinvolgere i beneficiari in progetti volti alla formazione, specializzazione professionale, all’orientamento e all’assistenza nel mondo del lavoro. Saranno versati così 350 euro mensili per l’intera durata dell’iniziativa fino a 12 mesi. L’erogazione avverrà mensilmente.
I beneficiari sono coloro che rispettano i seguenti requisiti:
– essere cittadini di età compresa tra 18 e 59 anni
– avere un valore Isee non superiore a 6 mila euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.
Possono accedere alla misura anche i componenti dei nuclei che percepiscono l’assegno di inclusione.
Si fa domanda sul sito Inps poi ci si dovrà scrivere alla piattaforma Sisl, firmare un patto di attivazione digitale dove scegliere almeno tre agenzie per il lavoro con cui iniziare questi percorsi di formazione, orientamento. Si verrà convocati poi presso i centri per il lavoro con una stipula di un altro patto di servizio personalizzato. In un secondo momento, si potranno poi scegliere i corsi e percorsi a cui aderire.
I requisiti
Bisognerà:
– essere cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
– essere residenti in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo
– non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione
– non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale
– avere un Isee in corso di validità nn superiore a 9.360 euro
– un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6000 euro annui, somma che va moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui in seguito.
Questa misura è quella che di fatto va a sostituire il reddito di cittadinanza, erogata a favore di quei nuclei che hanno al loro interno componenti fragili.
Assegno di inclusione, requisiti e beneficiari
Altra misura è l’Assegno di inclusione, attiva da gennaio 2024. E’ una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, destinato a quei nuclei familiari che hanno al proprio interno un componente in una di queste condizioni ovvero:
– disabilità
– minorenne
– almeno 60 anni di età
– condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Reddito di dignità e di base europeo
Per quanto riguarda il Reddito di dignità da 500 euro al mese, questo è un reddito regionale ed in questo caso bisognerà andare a verificare i bandi sul sito della propria regione. Ad esempio la Puglia ha un reddito di dignità molto alta, tuttavia non è la sola regione ad aver già messo in campo questa misura di sostegno. Ci sono diverse proposte, come quelle per un Red da 500 euro al mese anche in altre regioni. La speranza è che tante altre realtà regionali possano prendere l’esempio della Puglia. Infine, il reddito di base europeo, tornato uno degli argomenti in agenda dell’Unione. E’ una misura di contrasto alla povertà.