In arrivo un nuovo sussidio sociale, bonus e aiuti, questo il contenuto del nuovo decreto atteso per domani. Cosa cambierà.
Negli scorsi giorni è capitato a molti di trovare all’interno dei propri fascicoli la voce “sussidio straordinario”. Di che si tratta? L’INPS usa generalmente questa voce in riferimento a diversi tipi di benefici o arretrati che non richiedono alcuna domanda. Il 31 marzo è fissata la scadenza per il sussidio straordinario relativo alle bollette. Si attende la giornata di domani, in cui si terrà il Consiglio dei Ministri, per capire in che modo il governo intende agire una volta scaduti questi bonus. E qualche anticipazione è già disponibile, vediamo.
Bonus 200 e 150 euro: previsto un aiuto anche per chi non ha partita IVA
Il termine per inoltrare la domanda per ricevere il bonus 200 e 150 euro scade il 30 aprile. Per questo, è bene ricordare che questo bonus è stato prorogato ed esteso anche alle categorie che inizialmente erano state escluse. Secondo le nuove disposizioni, infatti, anche chi non è titolare di partita IVA ma è iscritto alle gestioni INPS può ora richiedere il bonus.
Rispolveriamo un attimo l’argomento: cos’è questo bonus 200 e 150 euro? Si tratta di un sussidio ideato per sostenere professionisti e lavoratori autonomi per far fronte all’inflazione. A gennaio il Ministero del Lavoro ha fatto sapere che, contrariamente a quanto era stato disposto inizialmente, il bonus sarà esteso anche a chi non ha la partita IVA.
Di quanti lavoratori si parla? In media, sono 30 mila gli autonomi, accompagnati da 50mila professionisti. Questi lavoratori potranno fare domanda per ricevere il bonus sul sito dell’INPS, nella sezione dedicata e riservata alle prestazioni di tipo non pensionistico. Per accedere, basterà inserire le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Quali sono i requisiti per ricevere il bonus? Tra le altre cose, i lavoratori in questione devono avere un reddito risalente all’anno 2021 che non sia sopra i 35.000 euro. Se tale reddito non supera neanche la soglia di 20.000 euro, potranno ricevere anche il bonus da 150 euro. In più, devono lavorare dal 18 maggio 2022 ed essere iscritti a partire da tale data alle gestioni autonome dell’INPS. Infine, i soggetti richiedenti non devono percepire pensioni di alcun tipo.
Sussidio bollette ad aprile: cosa succederà
Nella giornata di domani, 28 marzo, è previsto un Consiglio dei Ministri che introduca nuovi criteri per garantire i bonus sociali, primo fra tutti il bonus bollette. Questo sussidio infatti scade il 31 marzo, insieme alle agevolazioni incluse nella legge di Bilancio 2023. Motivo per cui ora si attende di capire che tipo di parametri il governo deciderà di adottare per far fronte al caro bollette.
Comunque, tra le notizie trapelate si parla di bonus termico. Si tratterebbe di un nuovo sussidio pensato per aiutare famiglie e imprese a risparmiare in bolletta. In più, sappiamo che il governo ha previsto fondi fino a 5 miliardi di euro da destinare ai sussidi per il caro energia. Dovrebbero inoltre essere prorogate la misura dell’IVA ridotta al 5% in bolletta e l’annullamento degli oneri di sistema. L’intenzione è anche quella di prorogare il sussidio sociale per le famiglie con un ISEE sotto i 15mila euro annui, che sarebbero circa 4 milioni e mezzo.
Per quanto riguarda le imprese, potrebbero cambiare le disposizioni per quanto riguarda i crediti d’imposta sul costo del gas. In particolare, si parla di un’organizzazione a 3 fasce, in cui verrebbe applicato un credito del 45% o 35% qualora il costo del gas superasse una certa soglia. Al di sotto di questa soglia, si parla di 50% in meno sul credito d’imposta. Nel caso in cui il gas raggiunga un prezzo che rientri al di sotto di una determinata soglia, invece, non sarebbe applicato alcun credito d’imposta.