INPS, aumenta l’età pensionabile per i nati in questi anni: chi sarebbe penalizzato

Alcuni lavoratori potrebbero vedere un aumento dell’età pensionabile e vedere slittare il loro ritiro dal mondo del lavoro. Ecco le prospettive.

Età pensionabile in aumento
Età pensionabile in aumento – Imilanesi.Nanopress.it

Per i prossimi anni si stima che l’età per ritirarsi dal lavoro e andare in pensione possa aumentare. Nonostante le recenti modifiche al sistema pensionistico, infatti, ci sarebbero alcune motivazioni che farebbero pensare a un aumento della soglia di età per la pensione di vecchiaia. Vediamo perché e come potrebbe evolversi la situazione.

Età pensionabile più alta

Recentemente si è iniziato a valutare il lavoro fatto dal governo per quanto riguarda le pensioni e quello che ci si aspetta. Analizzando la situazione nel suo quadro generale, la prospettiva sarebbe quella di un aumento dell’età pensionabile entro i prossimi 4 anni.

Età pensionabile in aumento
Età pensionabile in aumento – imilanesi.nanopress.it

Tutto ciò è ovviamente influenzato dall’andamento economico del nostro paese. Il costo della vita è aumentato a dismisura, così come l’inflazione, ora a livelli molto alti. Inoltre sembrerebbe che l’attuale governo, per quanto volesse scongiurare il ritorno alla legge Fornero, non abbia a disposizione le giuste risorse per andare oltre. Si rischia quindi di veder slittare la propria data di pensionamento di qualche mese, se non addirittura di qualche anno.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire perché potrebbe verificarsi questo scenario.

La situazione sulle pensioni

Per il prossimo anno non sono stati annunciati grandi cambiamenti dal punto di vista pensionistico. Le misure adottate per il 2023 saranno infatti per lo più in vigore anche nel 2024. Eppure l’inflazione potrebbe incidere sui piani di chi dovrebbe andare in pensione il prossimo anno.
Solitamente per accedere alla pensione si prendono in considerazione i requisiti anagrafici e quelli contributivi, ma molto spesso sono calcolati anche quelli economici.

Tutto ciò è una misura per assicurarsi che il futuro pensionato abbia mensilmente un assegno pensionistico che gli consenta di vivere al meglio senza dover chiedere sussidi statali.
E se il requisito dell’età anagrafica e quello dei contributi versati sono adeguati in base alle riforme, il requisito economico subisce variazioni ogni anno, calcolando appunto il costo della vita. Attualmente per ottenere la pensione di vecchiaia è necessario aver compiuto 67 anni e aver un totale di minimo 20 anni di contributi.

Calcoli per la pensione
Calcoli per la pensione – imilanesi.nanopress.it

Ad oggi per poter andare in pensione, tutti coloro che hanno iniziato la loro carriera lavorativa a partire dal 1 gennaio 1996 devono avere un assegno mensile stimato pari a una volta e mezzo la pensione sociale.
Attualmente l’importo delle pensoni sociali è di 503,27 Euro che aumenteranno a gennaio per arrivare a 507,02 Euro. Questo è dovuro al conguaglio avvenuto per via della rivalutazione 2023, ma se si aggiungono altri 5,4 punti percentuale di rivalutazione, l’importo arriverà ad essere di circa 535 Euro. Questo vuol dire che per andare in pensione si dovrà avere un assegno mensile pari a 800 Euro, a differenza dei 755 Euro sufficienti oggi.

Chi sarà penalizzato

E se per la pensione di anzianità il livello si alza, per le pensioni anticipate la situazione potrebbe essere anche più critica.
Chi vuole anticipare il proprio ritiro dal mondo del lavoro e andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi è requisito fondamentale avere un assegno pensionistico che sia superiore all’assegno sociale di 2,8 volte.

Pensioni anticipate
Pensioni anticipate – imilanesi.nanopress.it

Ciò significherebbe che se oggi è necessaria una cifra mensile di 1.409 Euro, dal prossimo anno si sfiorerebbe i 1.500 Euro.
Andando più avanti negli anni, nel 2025 si attende un adeguamento dei requisiti, che potrebbero tornare a salire. Se fosse confermato, questi andrebbero a incidere sul biennio 2025-2026, mentre per il 2027, qualora non dovessero esserci proroghe, i requisiti per accedere alla pensione si baseranno nuovamente sull’andamento dell’aspettativa media di vita.

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