L’INPS si adegua alla rivalutazione degli importi delle pensioni 2023, e alcuni pensionati guadagneranno più di altri. Ecco chi.
Arrivano novità sulle pensioni 2023: anche quest’anno da gennaio entra in gioco la perequazione automatica, valutata per il 2023 al 7,3% in più. Sono in arrivo quindi notevoli aumenti per tutti i pensionati. Alcuni tra questi, in particolare, percepiranno fino a 2.100 euro lordi ogni mese, con un aumento mensile fino a più di 150 euro lordi. Vediamo di chi si tratta e come funziona.
Aumenti INPS: cos’è la perequazione
La perequazione delle pensioni è un meccanismo utilizzato dal sistema previdenziale di molti Paesi per garantire che le pensioni dei cittadini siano aggiornate in modo equo e proporzionale all’andamento dell’economia e dell’inflazione. In pratica, si tratta di un meccanismo che prevede l’adeguamento periodico delle pensioni ai cambiamenti dei prezzi al consumo e all’indice dei prezzi al consumo, in modo da preservare il potere d’acquisto dei beneficiari della pensione.
In Italia, la perequazione delle pensioni avviene ogni anno e viene stabilita sulla base dell’Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Questo indice misura l’aumento dei prezzi al consumo di beni e servizi che sono rilevanti per le famiglie italiane, come ad esempio il cibo, l’energia, la salute e l’istruzione.
La perequazione delle pensioni è fondamentale per garantire che le persone anziane possano vivere in modo dignitoso e mantenere un adeguato tenore di vita. Inoltre, questo meccanismo contribuisce ad attenuare le disuguaglianze tra le diverse categorie di pensionati. Ad esempio tra coloro che hanno una pensione più elevata e quelli che ricevono una pensione modesta. La perequazione delle pensioni rappresenta quindi uno strumento essenziale per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale a lungo termine e la tutela dei diritti dei lavoratori che hanno dedicato gran parte della loro vita al lavoro.
Di quanto aumentano le pensioni
L’indice di perequazione per le pensioni a partire dal 1° gennaio 2023 è stato calcolato al 7,3%. In più, è previsto un temporaneo aumento dell’1,5% delle pensioni minime, il cui importo sale quindi a 570 euro. Si tratta di un aumento temporaneo in quanto la Legge di Bilancio l’ha stabilito per il momento solo per il 2023.
In aggiunta a tutto questo, è stato disposto un aumento temporaneo della pensione minima destinata agli over 75, che ammonterà a 600 euro. Quanto percepiranno nello specifico le diverse categorie di pensionati? In base alle modifiche apportate alla Legge di Bilancio, il Governo ha introdotto nuove fasce retributive, che sono diventate 6 anziché 3. Nel complesso quindi le pensioni di importo superiore a quello minimo verranno modificate in questo modo:
- Chi percepisce fino a 4 volte l’importo della pensione minima, quindi fino a 2.099 euro lordi, godrà al 100% dell’aumento, che ammonterà quindi al pieno +7,3%;
- I pensionati che godono di una pensione fino a 5 volte l’importo minimo, cioè fino a 2.625 euro lordi, godranno di un aumento del 6,2%;
- Coloro che hanno una pensione pari a 5 o 6 volte la pensione minima, che percepiscono quindi tra i 2.625 e 3.150 euro lordi, riceveranno il 3,8% in più;
- Le pensioni di chi al momento percepisce tra 6 e 8 volte l’importo minimo, quindi tra 3.150 e 4.200 euro lordi, godranno di un aumento del 3,4%;
- Chi percepisce tra 8 e 10 volte l’importo della pensione minima, cioè tra 4.200 e 5.250 euro lordi, percepirà fino al 2,7% in più;
- I pensionati che hanno una pensione il cui importo supera di 10 volte quello minimo, arrivando a più di 5.250 euro lordi, vedranno le loro pensioni aumentare del 2,3%.
Chi ha diritto agli aumenti INPS
In base a queste rivalutazioni quindi, possiamo prevedere che un pensionato che al momento percepisce ogni mese una pensione da 1000 euro ne percepirà fino a 1.073. Ancora, chi gode di una pensione da 3000 euro al mese, grazie agli aumenti la vedrà salire fino a 3.114 euro. Infine, le pensioni dagli importi più alti, fino a 5000 euro mensili, aumenteranno fino ad arrivare a 5.115 euro.
Gli aumenti che abbiamo illustrato finora, legati alla perequazione delle pensioni, si applicano a tutti i trattamenti previdenziali forniti dall’INPS. Queste modifiche in positivo delle pensioni riguardano inoltre sia le pensioni dirette che le pensioni indirette e quelle di reversibilità.