I pensionati sono senz’altro tra le categorie che hanno sofferto maggiormente per i rincari: per fortuna sono in arrivo buone notizie, oltre 1000 euro di aumento
La crisi economica ha avuto un impatto notevole sulle famiglie. In particolare su quei nuclei che già faticavano molto a far quadrare i conti alla fine del mese. I forti rincari sulle bollette di luce e gas e gli aumenti sui prezzi dei generi alimentari rappresentano un grosso peso anche per i pensionati, specialmente per coloro che percepiscono una pensione minima. L’aumento del 7,3% introdotto quest’anno grazie alla perequazione – ovvero la rivalutazione degli importi dei trattamenti pensionistici sulla base dell’inflazione – ha senza dubbio consentito ai pensionati di respirare un po’. Ma bisogna fare ancora molto per consentire ai più anziani di reggere davvero l’incremento del costo della vita.
I pensionati sperano ovviamente che il governo guidato da Giorgia Meloni mantenga la promessa fatta in campagna elettorale. Arrivando ad una riforma delle pensioni che comprenda l’innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro. Si tratta di una battaglia che stava molto a cuore soprattutto a Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, venuto a mancare il 12 giugno all’età di 86 anni.
Durante la campagna elettorale era stato proprio Berlusconi a puntare maggiormente sull’aumento a 1.000 euro delle pensioni minime. E l’impressione è che il governo Meloni voglia omaggiare il grande leader recentemente scomparso introducendo questa importante modifica.
I seguaci di Berlusconi ricordano quanto accadde nel 2001, all’epoca del primo governo guidato da Silvio Berlusconi. L’allora premier mantenne la promessa fatta nei mesi precedenti al voto, alzando le pensioni minime a un milione di lire al mese.
La speranza per i pensionati è che possa esserci davvero questo omaggio al leader di Forza Italia, che teneva molto all’obiettivo dei mille euro per le pensioni minime.
D’altronde, già con la Legge di Bilancio 2023 è apparso piuttosto evidente l’impegno del governo per fare in modo che si arrivi presto a questo risultato.
Le pensioni inferiori al minimo sono state innalzate dell’1,5% per il 2023 e del 2,7% per il 2024, mentre per i pensionati con più di 75 anni che hanno una pensione inferiore al trattamento minimo l’aumento straordinario è del 6,4%, così da garantire a questi soggetti un importo minimo di 600 euro (almeno per il 2023).
Si tratta però di aumenti irrisori, che non cambiano la vita dei pensionati che percepiscono un trattamento minimo dall’INPS. Nel 2023, infatti, l’incremento è stato di 8 euro, senza dimenticare che comincerà ad arrivare solo a luglio (ma con gli arretrati).
Per il prossimo anno è previsto un ulteriore aumento di 7 euro, ma è fin troppo evidente come questi incrementi non siano sufficienti. Per i titolari di pensione minima serve davvero arrivare all’obiettivo dei 1.000 euro.
Senza dubbio l’innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro è un’operazione che richiede un grande sforzo da parte del governo Meloni e non è detto che all’interno dell’esecutivo qualcuno non si metta di traverso.
Tuttavia, la premier sa bene che Forza Italia è un elemento essenziale per mantenere l’equilibrio all’interno della maggioranza. Per omaggiare la memoria di Silvio Berlusconi e salvaguardare il governo è necessario arrivare a questo obiettivo entro la fine della legislatura.