Quota 84 è un’idea del governo pensata per le donne e che permetterà loro di andare in pensione a 64 anni e con 20 anni di contributi.
L’ultima idea del governo sarebbe quella di Quota 84, pensata per permettere alle donne di andare in pensione all’età di 64 anni e solo se hanno maturato almeno 20 anni di contributi.
Il tentativo, da parte del governo, è quello di evitare di ritornare alla legge Fornero secca che ha stabilito l’età pensionabile per le donne all’età di 67 anni. Quota 84, al contrario, sembrerebbe voler abbassare l’età per la pensione.
Basandosi, naturalmente, sugli anni in cui le donne hanno versato i contributi. Secondo gli ultimi calcoli, infatti, sembrerebbe possibile permettere alle donne di richiedere la pensione all’età di 64 anni.
Gli anni contributivi versati scenderebbero a 20. Chi, tra le lavoratrici, deciderà di scegliere questa formula, si vedrà, però, ricalcolare il proprio assegno. Si tratterebbe, in realtà, di una sorta di pensione anticipata.
Questa possibilità prevede il taglio dell’assegno pensionistico, ma in maniera diversa rispetto alla modalità Opzione Donna. Quindi, la lavoratrice deve terminare il proprio rapporto di lavoro all’età di 64 anni.
Percepirà, mensilmente, un assegno di 1.500 euro, ma senza rivalutazione. Una volta accertato che la futura pensionata è in possesso dei requisiti richiesti, allora la persona riceverà l’assegno mensile in tutta la sua interezza.
E’una possibilità ancora al vaglio del governo. Questa sembra rappresenti, comunque, una possibile scelta che dovrebbe partire dal 2024. Per l’anno in corso, intanto, continuano l’Ape Rosa e Opzione Donna.
Sono due possibilità a cui le donne possono ancora ricorrere. La prima è una variante dell’Ape Sociale. Permette di andare in pensione anticipatamente di uno o due anni. Questo dipende dal numero di figli.
Opzione Donna, invece, richiede un’età anagrafica di 60 anni e di aver versato 35 anni di contributi. Per le mamme sono previsti, però, degli sconti. Ora non rimane che aspettare quello che deciderà il governo.
Il pacchetto pensioni è un argomento che farà, sicuramente, discutere. Le risorse a disposizione, purtroppo, sono scarse. Dovrebbe esserci, comunque, la conferma di Quota 103, che prevede 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Una decisione, però, che non favorisce le donne. Infatti, il sottosegretario al lavoro ha tenuto a ricordare che, in media, le donne a 62 anni hanno, in genere, versato 28 anni di contributi. Per le donne, a questo punto, sembra necessaria una decisione ad hoc.