INPS, per i quarantenni non ci sono delle belle notizie: ecco cosa vi aspetta

INPS: Per i quarantenni di oggi si prospettano brutte notizie sul fronte pensione.

Uomo legge dei fogli
Uomo legge dei fogli – imilanesi.nanopress.it

In basi a recenti stime, le future pensioni di chi oggi ha quarant’anni non sarà molto cospicua. Secondo recenti dichiarazioni dell’INPS, i quarantenni non avranno una vecchia facile dal punto di vista economico. In questi giorni il tema delle pensioni dei quarantenni, è uno dei più discussi. Chiaramente bisogna valutare caso per caso, prima di poter delineare la situazione pensionistica degli attuali quarantenni. Per sapere tute le novità circa le pensioni dei quarantenni di oggi, vi suggerisco di leggere qui di seguito.

Pensioni dei giovani

Il futuro pensionistico dei giovai italiani, preoccupa molto il governo che sta pensando alle soluzioni migliori da adottare. In base ai dati ISTAT, i giovani aventi un età compresa tra i 18 e i 34 anni, vivono in una situazione di deprivazione sotto vari punti di vista. Inoltre i cosiddetti Neet, ossia i giovani aventi un età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano in Italia sono ben 1,670,000.

I giovani che hanno lavori precari, rischiano di percepire una pensione molto bassa. I lavoratori quarantenni, potrebbero essere vicino alla soglia della povertà. Per evitare che milioni di persone possano avere una pensione troppo bassa, si è pensato a sistemi di previdenza integrativa.

I sindacati italiani, per fronteggiare la situazione dei giovani italiani con retribuzioni basse e lavori precari, hanno chiesto una pensione contributiva di garanzia. A tal riguardo, Cigna della Cgil ha affermato che la pensione di garanzia è necessaria per uscire fuori dall’attuale crisi del sistema, in cui i giovani sono poco motivati a pagare i contributi senza avere in cambio una certezza sulla pensione.

INPS
INPS – imilanesi.nanopress.it

Le pensioni dei quarantenni di oggi

Le regole vigenti in campo pensionistico, sono a svantaggio di tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996. Tutti coloro che attualmente hanno quarant’anni, non potranno godere di una buona pensione. Le stime pubblicate dalla Corte dei Conti, riguardano alcuni campioni di quarantenni.

Chiaramente in base al tipo di lavoro svolto, gli importi pensionistici saranno differenti. Dai dati è emerso che circa il 28 per cento dei giovani presi in considerazione, ha una retribuzione annuale sotto i venti mila euro. Molto preoccupante, è pure la situazione dei parasubordinati e dei disoccupati italiani.

Sulla base delle stime dell’ente, è stato calcolato che coloro che potranno beneficiare di una pensione dignitosa sono quelli che lavorano nel settore medico, nelle forze dell’ordine, i dipendenti privati, gli statali e i commercianti.

Le varie categorie di lavoratori, percepiranno delle pensioni basse. In base a studi sulle posizioni previdenziali dei quarantenni occupati, data la grande precarietà sul lavoro, si avranno pensioni da fame.

Brutte notizie giovani
Brutte notizie giovani – imilanesi.nanopress.it

Assegno di garanzia per i quarantenni

Per far fronte al problema delle pensioni dei quarantenni, il governo ha pensato d’introdurre la cosiddetta pensione di garanzia. In base a tale integrazione, lo stato dovrebbe aggiungere un supplemento per raggiungere la soglia minima accettabile.

Si tratta di una misura studiata per coloro che sono nati negli anni ottanta, al fine di evitare una pensione insufficiente in futuro. In base a tale misura, chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995, potrà usufruire di tale misura.

Esaminando la situazione futura dei giovani quarantenni, si prospettano delle pensioni molto basse. La pensione contributiva di garanzia dovrebbe valorizzare i periodi di disoccupazione, di formazione e buste paga troppo basse.

I precari di oggi, con l’introduzione di tale assegno di garanzia, tema discusso dai politici e dai sindacati, potrebbero garantire una pensione di base ai quarantenni.  Tale assegno di base di tipo previdenziale, ha alti costi ma potrebbe assicurare una pensione dignitosa a tutti. A ciò occorre aggiungere che i giovani quarantenni, oltre a pensioni da fame rischiano di andare in pensione a 73 anni circa.

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