Alcuni pensionati rischiano davvero di veder andare in fumo il loro assegno mensile: l’incubo può materializzarsi in questo caso.
I pensionati sono senza dubbio tra le categorie che hanno sofferto maggiormente i pesanti rincari di quest’ultimo anno. Gli incrementi, che hanno riguardato soprattutto le bollette di luce e gas oltre ai prezzi dei generi alimentari, hanno messo in ginocchio molti percettori di trattamento pensionistico che già facevano fatica ad arrivare alla fine del mese. L’aumento del 7,3% previsto a partire da quest’anno in virtù della perequazione ha rappresentato senza dubbio un aiuto per gli anziani, ma le difficoltà sono ancora molte. La brutta notizia è che per qualcuno le cose potrebbero addirittura peggiorare: il rischio, infatti, è quello di perdere per sempre l’assegno della pensione.
Alcuni pensionati possono perdere l’assegno: ecco perché
Non tutti sanno che anche la pensione può andare incontro al pignoramento, ovvero alla modalità che l’Agenzia delle Entrate e di Riscossione può utilizzare per avvalersi di quelli che sono i suoi diritti nei confronti di coloro che presentano dei debiti. I soggetti debitori ormai da molto tempo possono quindi essere colpiti dal pignoramento di alcune somme di denaro oppure di alcuni beni. Pertanto, anche coloro che percepiscono la pensione possono vivere con l’incubo di vedere il loro assegno mensile cancellato dal pignoramento: può infatti capitare anche senza che i diretti interessati ne siano pienamente consapevoli. Ma come può accadere?
Come accennato anche la pensione può essere pignorata, anche se è bene fare un’opportuna precisazione. Nel caso delle pensioni, infatti, esiste un limite che può essere sottratto dal credito complessivo: oltre questa soglia non è possibile pignorare.
In questo modo la persona che percepisce il trattamento pensionistico potrà comunque disporre di una somma minima per vivere che può variare in base ad alcuni parametri, tra cui l’importo stesso. La legge, quindi, tutela i pensionati dal pignoramento evitando che restino completamente sprovvisti di assegno mensile.
Pensionati a rischio: come verificare la propria posizione
Ma non è tutto, perché i criteri accennati e il limite oltre cui non è possibile pignorare non sono fissi. Ogni anno, infatti, possono verificarsi delle variazioni che vanno ovviamente a modificare gli importi. Nell’anno in corso, ovvero il 2023, per venire a conoscenza della soglia non pignorabile consentita bisogna moltiplicare per due il proprio assegno sociale. Il pignoramento può essere richiesto anche da creditori, anche se tuttavia non può avvenire senza che sia un giudice a stabilirlo.
Ma allora come può fare un anziano titolare di trattamento pensionistico per sapere se può andare incontro ad un pignoramento che avrebbe comunque conseguenze molto pesanti sulla sua vita? La verifica della propria condizione può avvenire recandosi presso l’Agenzia delle Entrate o presso l’INPS – anche sui rispettivi siti – in modo tale da essere certi di non correre il rischio di vedere pignorata la propria pensione. Oltre a questo passaggio, è sempre meglio fare attenzione a tutte le missive che si ricevono. Magari ricontrollando anche quelle che sono pervenute in passato: qualche comunicazione può sempre sfuggire.