Serve un documento indispensabile per poter accedere alla pensione sia per quest’anno che per il prossimo.
Recentemente l’INPS ha comunicato che per andare in pensione tranquilli è necessario presentare un documento, un ulteriore cavillo della già complessa normativa italiana.
La normativa dell’INPS per andare in pensione
Se tutto dovesse restare come è ora, il prossimo anno termineranno le modalità comode per poter andare in pensione. Se così fosse e non ci dovessero essere cambiamenti, dovrebbe tornare in essere la legge Fornero.
Ma con il nuovo governo sono molti i cambiamenti in corso e le pensioni non sono escluse. Il centrodestra, infatti ha già promesso una riforma riguardante le pensioni che dovrebbe evitare il ritorno alla legge Fornero. Le nuove modalità pensionistiche per l’anno 2023 non sono ancora state definite, le ipotesi più accreditate parlano di “scivoli” che consentirebbero di poter andare in pensione già a partire dai 63 o 64 anni. Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico aveva già avanzato la sua proposta di pensionamento anticipato nei mesi passati, rifacendosi alle proposte da parte del nuovo governo di centrodestra.
Perché il ritorno alla legge Fornero è visto in maniera negativa?
La riforma delle pensioni attuata nel 2011, chiamata anche legge Fornero, permette di andare in pensione a 67 anni compiuti con 20 anni di contributi oppure se si hanno accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne.
L’età di pensionamento fissata a 67 anni, sempre secondo la riforma, potrebbe essere anticipata per mezzo del cosiddetto taglio dell’assegno, prendendo in considerazione solamente gli anni di contributi e non l’età anagrafica.
In poche parole un ritorno alla legge Fornero vedrebbe una regressione in termini di età pensionabile, in quanto allo stato attuale si andrebbe ad annullare il pensionamento garantito una volta raggiunti i 67 anni di età.
Il nuovo documento per andare in pensione
Ad oggi per poter accedere alla pensione è necessario presentare un’adeguata documentazione aggiornata. È da sottolineare infatti che le normative INPS sono in continuo aggiornamento. Di conseguenza anche la documentazione necessaria per andare in pensione cambia molto spesso. Gli stessi CAF lamentano di modifiche che consentono a malapena di aggiornarsi e sottolineano quanto la burocrazia italiana sia complessa e ricca di cavilli.
Casi che necessitano di requisiti particolari
Un caso particolare riguarda l’ape sociale per chi svolge la professione di caregiver, siano badanti o assistenti alla persona. Queste figure necessitano di un’esperienza minima di sei mesi, mentre chi è disoccupato deve trovarsi nella condizione da almeno tre mesi.
Nel caso di chi svolge lavori particolarmente gravosi è richiesto un periodo di attività di almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o di 6 anni negli ultimi 7 anni. Anche per queste casistiche sono ovviamente necessarie tutte le certificazioni aggiornate e conformi agli attuali requisiti di legge.
In generale, chi approfitta di occasioni per il pensionamento anticipato deve disporre delle apposite documentazioni in linea con le più recenti prescrizioni dell’INPS