In Lombardia tre città rispettano i limiti di pm10, mentre altre 9 oltrepassano i valori fissati dall’Oms e dall’Europa.
I miglioramenti in atto risultano essere insoddisfacenti, per cui non si può sperare di arrivare al 2030, rispettando i limiti, essendo in regola perché pochissime città rispettano la direttiva Europe.
Siamo già arrivati alla fine dell’inverno quindi allo spegnimento dei riscaldamenti in tutta la Lombardia, nonostante questo i valori delle emissioni di pm10 sono sopra la media e i miglioramenti sono davvero pochi.
Solo Varese, Lecco e Sondrio, rimangono a fatica entro i 20 microgrammi stabiliti per metro cubo di aria, mentre tutti gli altri capoluoghi sforano e continueranno a farlo anche prossimamente. Intanto la situazione si fa sempre più grave e pesante a livello sanitario perché in tutte le città lombarde ogni anno vengono diagnosticati 7800 tumori ai polmoni.
Al momento Sondrio Lecco e Varese hanno dei valori che vanno da 19 a 20 microgrammi per ogni metro cubo, mentre Milano e Cremona sono sopra i 30 con una media di 35. Brescia, Lodi, Monza, Pavia e Mantova si fermano a 28.
L’anno scorso i valori medi sopra i 30 erano riportati da Pavia Brescia e Mantova, poi 32 Monza e 33 Lodi. Como e Bergamo chiudono con 25 e 24. con il Trend del 2023 si segnala un leggero miglioramento della qualità dell’aria che sembra essere meno inquinata ma non è ancora abbastanza.
Tornando al 2015 9 capoluoghi su 12 segnalano dei valori medi di molto sopra la media per esempio Pavia segnala 114 pm, Cremona 92, Milano 101, Varese 41, Lecco 32, Sondrio 35. Nel 2018 Sondrio è stata l’unica a rimanere sotto la media dei 20 i microgrammi al metro cubo, nel 2022 è stata l’unica a rimanere entro i limiti stabiliti.
Nel 2020 con il lockdown e con la riduzione dei veicoli autorizzati alla circolazione lo scenario che si presentava era tutto diverso. Tutti i capoluoghi superavano la media tranne Sondrio. Ecco perché gli esperti si sono soffermati più che altro sull’analisi degli impianti di riscaldamento che molto probabilmente sono i responsabili dell’aumento dei BPM 10 in tutta la zona e non soltanto.
A seguito di ricerche in Lombardia sono risultati essere presenti 543.341 edifici meno inquinanti che appartengono ad una buona classe energetica. Ad avere il mattone Green in modo particolare è la città di Monza, dove un edificio su quattro ha la certificazione energetica massima.
Subito dopo ci sono Cremona, Bergamo, Brescia e Como con le seguenti percentuali di 18,1%, 15,65%, 14,4% e 13,45%. Poi giù in classifica troviamo Sondrio, Milano e Lecco, chiudono Mantova Pavia e Varese, dove invece si trovano pochissimi immobili appartenenti alla classe A.