È invasione di Bipalium in questi territori e non è da sottovaluare. Che cosa si rischia e come intervenire?
Una invasione di Bipalium lo strano verme con la testa a martello, trovato in Giappone e ora presente anche in Italia. Una specie che ha incuriosito gli esperti e mette dinanzi ad uno studio approfondito di questo animale. Ma perché è pericoloso e quali sono le sue caratteristiche, oltre quelle fisiche? Facciamo chiarezza in merito a questa specie particolare.
Invasione di Bipalium: perché è pericoloso?
Lo scorso anno è stato girato un video in Giappone dove si seguiva questo strano verme piatto con la testa a martello. L’invasione di Bipalium è un fattore che sta allarmando i ricercatori di tutto il mondo, soprattutto perché è una specie sconosciuta e particolare.
Oltre ad essere diventato una star virale del web, questo verme è lungo come un serpente e non si hanno informazioni in merito. Nonostante sia così particolare, grande e vistoso la sua prima classificazione si ha nel 1982, grazie all’attenzione di due zoologi giapponesi.
La specie ora viene avvistata in maniera molto più continuativa, ma nel passato non si riconosceva. Nel 1968 è stato una Guardia Imperiale Giapponese che lo vide strisciare indisturbato all’interno del Palazzo Imperiale. Poi nel 1970 ne sono stati visti altri, ma si è pensato fossero stati introdotti attraverso le navi che arrivavano da altri paesi. La loro caratteristica è contenere nel corpo la tetrodo tossina dei pesci palla, che oggi si trovano in ogni parte del mondo.
Caratteristiche del verme con testa a martello
Il Bipalium può raggiungere una lunghezza di un metro, con una colorazione che varia dal nero al giallo oppure con linee di colori differenti. La sua caratteristica maggiore è la testa a forma di martello e il suo manto lucido, quasi unto. Il verme con la testa a martello è un invertebrato terrestre e richiede una determinata condizione ambientale per la sua sopravvivenza.
In generale, il suo habitat naturale è molto umido infatti predilige le foreste dove la pioggia e l’acqua sono elementi protagonisti. Il loro nutrimento deriva dal consumo di altri invertebrati, come le lumache e i lombrichi ma non disdegnano anche degli insetti. Sono comunque degli spazzini e per mangiare riescono sempre ad arrangiarsi.
Il suo modo di strisciare sul terreno è un’altra caratteristica, resa possibile da tutte le cellule che sono concentrate nella sua zona ventrale. Una predisposizione che funziona come una suola ricca di secrezioni che gli permettono di scivolare senza stress. Non si hanno molte informazioni, ma stando a ciò che emerge dai ricercatori, questa specie è arrivata anche in Italia ed è bene fare attenzione. Tuttavia, sono ancora in fase di studio in tutto il mondo e una loro invasione potrebbe portare ad una conoscenza approfondita e alla conferma che il clima stia completamente cambiando.