Notte amara per gli azzurri alla prima partita di qualificazione agli Europei. L’Inghilterra vince 2-1 decidono Rice e Kane: a segno anche Retegui.
La prima gioia per Retegui non basta, l’Italia cade al Maradona alla prima gara di qualificazione per gli Europei. Esordio da dimenticare per gli uomini di Mancini. L’Inghilterra domina il primo tempo, gli azzurri nel secondo tempo trovano la rete ma non riescono a pareggiare nemmeno con l’uomo in più dopo l’espulsione di Shaw.
L’Italia torna a Napoli 10 anni dopo l’ultima volta, per la prima partita di qualificazione agli Europei. Un’Italia che parte male al Maradona, se non malissimo, contro un’Inghilterra invece ben messa in campo e che domina gioco e risultato. Da segnalare sicuramente la presenza subito tra i titolari di Mateo Retegui, attaccante classe 1999 argentino naturalizzato italiano del Boca, in prestito al Tigre. Compongono con lui la linea d’attacco Pellegrini e Berardi, ma gli azzurri non mordono.
Sono i leoni inglesi a fare la partita, con Kane, Saka, Bellingham e Rice tra i protagonisti. Il vantaggio degli ospiti al 13esimo minuto con Rice, mentre Philips sfiora il doppio vantaggio solo pochi minuti dopo. L’Italia di Mancini sembra non trovare le distanze, fatica a trovare geometrie e a partire dal basso con una buona circolazione, mentre gli inglesi lottano su ogni pallone. E’ Kane su penalty a portare l’Inghilterra sul 2-0 allo scadere del primo tempo, al 44′, per un rigore assegnato dopo fallo di mano netto in area di Di Lorenzo. C’è ancora tempo per una clamorosa occasione per Grealish, che mette fuori – durante il primo minuto di recupero – a porta completamente sguarnita.
Il secondo tempo inizia a ritmi ancora bassi, ma dopo 10 minuti è l’uomo più atteso a incidere. Proprio Retegui, servito da Pellegrini al minuto 55 mette dentro il gol che accorcia le distanze. Maguire perde una brutta palla a centrocampo, il 10 della Roma finta il tiro e imbuca il giovane attaccante, che mette dentro di destro spiazzando Pickford. Il gol dell’attaccante italo-argentino cambia per qualche minuto gli equilibri anche psicologici della gara.
Sono gli azzurri nel secondo tempo a condurre il gioco, una supremazia che viene alimentata anche dalla superiorità numerica al minuto 80. Shaw, terzino sinistro, ammonito pochi minuti prima per perdita di tempo stende Retegui – un fantasma dopo il gol – con gli azzurri lanciati in contropiede prendendosi la seconda ammonizione e lasciando l’Inghilterra in 10. Mancini prova a pescare il jolly dalla panchina, con Cristante, Tonali, Politano, Gnonto e Scamacca, ma il possesso palla azzurro fino alla fine è più che altro sterile. Nessun pericolo per la porta di Pickford dopo il gol dell’italo-argentino, nonostante grande pressing in avanti dei padroni di casa. L’Italia non riesce a trovare il pari, finisce 2-1 per l’Inghilterra nonostante un ottimo secondo tempo dell’Italia. Vittoria meritata degli ospiti che espugnano il Maradona.