Nel nostro Paese vengono utilizzate ogni anno tantissime fonti di energia, comprese quelle rinnovabili. Sai qual è il principale uso di energia? Ecco la sorpresa.
Giornalmente chiunque di noi consuma energia, sfruttando diverse fonti. Esse ci servono per riscaldarci in casa, per ottenere refrigerio durante i mesi caldi, per la preparazione dei nostri pasti, per lavarci e per tantissime altre attività di uso comune.
La produzione di energia elettrica si può ottenere in vari modi. Negli ultimi tempi, sono sempre di più le persone che investono sulle fonti rinnovabili, in modo tale da avere un notevole risparmio in bolletta a fine mese.
I rincari si sono fatti sentire in ogni settore nell’ultimo periodo. Un qualcosa che sta rendendo sempre più difficile arrivare a fine mese per tante persone del nostro Paese. Chi può, quindi, cerca di cautelarsi investendo nelle fonti rinnovabili.
L’installazione sul tetto dei pannelli fotovoltaici, per esempio, necessita di un forte investimento iniziale. Esso, però, viene ammortizzato nel tempo e non arriveranno più a casa bollette troppo alte. I pannelli sfruttano l’energia solare e producono elettricità in modo del tutto sostenibile.
In questo articolo, però, cercheremo di far luce sulle usanze degli italiani. Sai qual è il principale uso di energia in Italia, stando agli ultimi dati registrati? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
L’uso di energia maggiore in Italia? Ecco i dati
Per conoscere le abitudini degli italiani in merito al consumo di energia sono stati presi i dati stilati dall’International Energy Agency. Si sono, inoltre, sottolineati solo i dati precedenti la pandemia, in modo tale da avere un quadro generale in una situazione “normale”.
I lockdown e gli altri problemi che ha comportato la pandemia, infatti, hanno generato dati fuorvianti per il 2020 e per il 2021. L’anno 2019, quindi, è a oggi l’ultimo anno in cui possiamo evidenziare i consumi “classici” di energia.
Per le fonti energetiche in Italia si sfruttano sia fonti non rinnovabili – come gas, petrolio e carbone – sia fonti rinnovabili. Le prime sono principalmente importate dall’estero, mentre le seconde possono essere prodotte naturalmente in base a specifiche condizioni.
Fra le energie rinnovabili, possiamo citare l’energia eolica, quella solare, quella idroelettrica, quella geotermica e tante altre ancora.
In questo articolo, scopriremo quale fonte di energia è quella maggiormente sfruttata in Italia. Inoltre, evidenzieremo il rapido incremento delle fonti rinnovabili rispetto ai decenni scorsi. Ecco tutti i dettagli in merito.
La sorpresa sull’energia che usiamo giornalmente
Gli ultimi dati in nostro possesso fanno riferimento al periodo precedente la pandemia da Covid-19. Nel 2019, nel nostro Paese la fonte più importante di energia consumata è stata il gas. Petrolio e fonti rinnovabili, invece, occupano il secondo e il terzo posto. Quali sono i dati esatti? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Il consumo di gas si è attestato sul dato di 6.099.593 TJ di energia, occupando il 41,8% del totale. Il petrolio è al 34,4%, mentre le fonti rinnovabili hanno occupato il 19,4% in totale. Il carbone, invece, ha una percentuale bassa (4,4%).
Il gas naturale, quindi, è risultata essere la fonte energetica maggiormente utilizzata dagli italiani. Esso serve per riscaldare le case delle persone e per produrre energia elettrica. Quando ci mettiamo ai fornelli, l’utilizzo del gas è fondamentale.
Esso si forma grazie alla fossilizzazione dei resti organici dei vegetali e degli animali. Il gas naturale non è una fonte di energia rinnovabile, dal momento che rappresenta a tutti gli effetti un combustibile fossile.
Solo il 3% del gas naturale consumato in Italia è prodotto effettivamente da noi. Il resto, infatti, proviene dall’estero. La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno dato parecchi problemi sia all’Italia che al resto dell’Europa sotto questo punto di vista.
Come abbiamo detto, le fonti rinnovabili occupano il terzo posto e sono in ascesa. Fra esse, al primo posto si attestano i biocombustibili (10,2%). Seguono a ruota le fonti rinnovabili solari ed eoliche, rispettivamente al 6,5% e al 2,7%.