Italtel licenzia 123 dipendenti su 880. Per questo davanti alla sede di Assolombarda Milano, nella giornata di ieri, sono andate avanti due ore di sciopero e di protesta da parte dei dipendenti.
La multinazionale, dopo aver superato una fase molto complicata e delicata, il 28 febbraio ha deciso di licenziare 123 dipendenti, dando loro una spiegazione che a quanto pare non è bastata.
L’azienda Itatel ha dichiarato infatti che i licenziamenti sono inevitabili perché gli organici non risultano più essere in linea con lo scenario aziendale e di mercato che nell’ultimo tempo è cambiato totalmente.
Nella sede degli imprenditori a seguito di tutto questo, ieri mattina ha avuto inizio una trattativa tra i sindacati Fim, Uilm e Fiom e il management aziendale. Nel frattempo i lavoratori, per chiedere il ritiro dei licenziamenti, hanno deciso di incrociare le braccia.
Ogni partecipante ha mantenuto la propria posizione, chiedere il ritiro del licenziamento in effetti, è il minimo che si possa fare, perché non si può pensare di mandare a casa lavoratori che hanno famiglia e che all’improvviso si ritrovano senza una fonte di reddito con la quale andare avanti.
Roberto Dameno nonché rappresentante della Fiom, chiede che alle trattative possano partecipare gli azionisti di PSC, poi l’amministratore Benedetto Di Salvo, il gruppo TIM e Clessida Capital Credit. Con la loro presenza, questi gruppi possono avere modo di rappresentare i lavoratori.
L’azienda non può scaricare i suoi debiti sui dipendenti, questo è quanto è stato dichiarato dai sindacati. Nella sede di Milano, si prevede un taglio di 86 dipendenti su 500, anche qui la situazione è parecchio grave. Il motivo principale, che preoccupa i più è che alcuni di questi dipendenti arrivano direttamente dalla sede storica di Settimo Milanese.
Mancando all’improvviso coloro che hanno fatto la storia di Italtel, come per tutte le aziende, ciò che si mette particolarmente a rischio è il futuro dell’azienda stessa. Con il licenziamento collettivo infatti è ovvio che a cadere saranno i pezzi importanti, che hanno le competenze e le risorse che servono per la crescita a 360°.
Ad ogni modo la trattativa al momento è in pausa e riprenderà il 27 marzo. Nel frattempo non c’è alcuna possibilità che le agitazioni e i blocchi degli straordinari si fermino.
Ricordiamo che Italtel è una multinazionale italiana nata nel 1921 a Milano, che si occupa delle soluzioni di trasformazione digitale, di integrazione e tecnologia innovativa. Tutto questo sviluppato nei laboratori con partner e gruppi di lavoro altamente competenti. L’azienda ha diverse sedi in tutta Europa.