Baby gang formata da due giovani di 15 anni e un diciassettenne, fermata in Piazza Giovane Italia durante un’aggressione nei confronti di due ragazzini a cui avrebbero voluto rubare una catenina d’oro ed il borsellino.
Due giovani appena adolescenti, che compiranno quest’anno 15 anni e un terzo di 17 anni, sono stati arrestati sabato pomeriggio dalla polizia, mentre aggredivano due coetanei quindicenni con estrema violenza, usando una chiave inglese ed un martello.
L’aggressione sarebbe finita malissimo, se non fossero intervenuti i poliziotti della volante nell’immediato.
Per i tre è scattato l’arresto in flagranza, l’accusa è di rapina plurima aggravata in concorso. Erano le 16:30 di sabato pomeriggio, quando la baby gang è entrata in azione davanti a tutti senza porsi alcun problema visto che ad assistere alla scena erano in tanti.
I presenti hanno dato immediatamente l’allarme, infatti le forze dell’ordine sono riuscite ad arrivare in tempo, mentre il terzetto era ancora in azione. Dopo aver circondato gli aggressori, gli agenti li hanno fermati, ammanettati e portati in caserma. La polizia ha sequestrato chiave inglese e martello spuntati fuori dal nulla.
Le prede sono riuscite a tornare in possesso di tutto ciò che gli era stato tolto ingiustamente, portando a casa anche un grande spavento. Invece gli aggressori sono stati accompagnati in questura dagli agenti in servizio. Nel frattempo sono stati avvertiti i genitori e la procura del tribunale dei minori che si occuperà di loro.
Prima di tutto però un giudice si dovrà esprimere sulla misura più adeguata, dato che sono minorenni. Bisognerà trovare una pena adeguata alla loro età nella speranza che questa possa essere per loro educativa e formativa. Nell’attesa ovviamente non ci sarà alcun rischio che i tre possano ripetere la stessa azione.
Purtroppo a Milano questi episodi frutto dell’opera delle baby gang e non solo, sono diventati giornalieri, infatti chiunque lamenta la poca sicurezza per strada e richiede maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Questa è la stessa richiesta avanzata dal sindaco di Milano, nella speranza che il Governo scelga di accoglierla.