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Economia e Lavoro

La guida al 730 precompilato

Il mese di maggio richiamo all’ordine i contribuenti italiani, che questo punto dell’anno, devono occuparsi della dichiarazione dei redditi, soprattutto se vogliono ricevere i bonus a cui si ha diritto e le detrazioni previste.

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Tra le tante novità di quest’anno, non solo l’obbligo di invio dei dati che hanno a che fare con le spese scolastiche sostenute per i figli, ma anche la possibilità di inviare la dichiarazione in autonomia direttamente dal sito specifico.

A partire dall’11 maggio 2023, la dichiarazione precompilata modello 730 2023 è disponibile on-line, per cui si può già iniziare a compilarla.

Come inviare il 730 in autonomia oppure chiedere a soggetti di fiducia di occuparsene secondo delega

Si può accedere al sito dell’agenzia delle entrate tramite carta d’identità elettronica oppure spid, in pochissimi secondi. Le modalità di accesso sono pratiche, rapide, semplici, adeguate sia ai giovani che agli anziani senza esperienza. In alternativa, se si ha paura di sbagliare, si può chiedere aiuto ad un CAF, ad un professionista oppure ad un soggetto di fiducia che si occupa dell’operazione in qualità di delegato.

Infatti i contribuenti possono designare una persona di fiducia che può agire fuori dall’attività professionale senza problemi. Il Sole 24 Ore ricorda di inserire anche le spese scolastiche nel 730 per riavere indietro tutte le spese sostenute nel corso dell’anno 2022.

I dati che arrivano all’Agenzia delle Entrate hanno a che fare con le spese mediche e l’assistenza ai disabili

La maggioranza dei dati che in genere arrivano all’Agenzia delle Entrate in occasione della presentazione dei moduli 730 hanno a che fare con le spese sanitarie che coprono una percentuale altissima ovvero l’82%. Seguono poi le spese mediche e l’assistenza specifica per le famiglie che hanno carico i disabili, anche se non sono fiscalmente a carico.

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Per quanto riguarda invece le locazioni, l’Agenzia delle Entrate ricorda prima di tutto di verificare l’adeguamento dell’importo per i fabbricati, per evitare di cadere in errore. Si passa ai contratti a canone concordato invece si ricorda l’attestazione che permette di usufruire delle agevolazioni. Per esempio la cedolare al 10% piuttosto che al 21%.

Bonus casa, le raccomandazioni dell’Agenzia delle Entrate

Per concludere si passa al bonus casa, l’Agenzia delle Entrate ricorda che l’importo dei bonus del 2022 viene indicato nel prospetto informativo. Per cui se i crediti dell’imposta sono stati ceduti dopo il 31 marzo, bisogna modificare la dichiarazione, escludendo i dati che hanno a che fare con gli interventi condominiali. Questo è tutto ciò che i contribuiti devono sapere prima di procedere con la dichiarazione dei redditi precompilata.

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Giusy Pirosa