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La leggenda del jazz Herbie Hancock al Vittoriale sul lago di Garda

Spettacolare concerto jazz tenuto dal famoso pianista Herbie Hancock, un evento atteso dai suoi estimatori da tre anni.

Herbie Hancock-Imilanesi.it

L’artista è approdato ieri, 21 luglio, a Gardone Riviera ed è certamente uno tra i più famosi al mondo di questo genere musicale. La sua è una carriera da Oscar e Brescia lo attende da tre anni. Uno dei motivi della lunga attesa è stata certamente la pandemia.

Ieri sera, finalmente, per gli appassionati del genere l’attesa è finita. Il pianista Herbie Hancock si è esibito in una location unica. Il palco vista lago del Vittoriale è stato testimone di un’esibizione unica. I biglietti sono andati a ruba e alle 21.15 è iniziata la magia.

La cornice dell’evento la splendida dimora di Gabriele D’Annunzio. Un complesso di edifici, con un teatro all’aperto ed annesse vie e piazze, commissionato dallo scrittore e costruito tra il 1921 ed il 1938. Ora è una Fondazione dove si svolgono, spesso, eventi culturali importanti.

Un pianista di fama mondiale e una vita costellata di successi

Il musicista è un pioniere ed ha alle sue spalle una carriera davvero gloriosa, con ben 14 Grammy Awards, ed un Oscar, ottenuto nel 1986 per la colonna sonora del film diretto da Tavernier, Round Midnight. Miles Davis, uno dei più innovativi trombettisti e compositori jazz del XX secolo, lo ha definito:

“il passo dopo Bud Powell e Thelonious Monk, mai sentito di qualcuno che potesse venire dopo di lui”.

Hancock è nato nel 1940 ed era un bambino prodigio. Esordì infatti con la Chicago Symphony Orchestra, nel Concerto per pianoforte n° 26 di Mozart, all’età di 11 anni. Si allontanò presto però dalla musica classica per addentrarsi in un mondo diverso, ossia quello del jazz.

Herbie Hancock-Imilanesi.it

Era il 1960 quando divenne un allievo del musicista Chris Anderson e subito iniziò anche le sue esibizioni dal vivo con Donald Burd e Coleman Hawkins. Nel 1962 uscì il suo primo album solista Takin’ Off, pubblicato da una nota casa discografica, la Blue Note.

Ammirato e seguito anche da grandi jazzisti, entrò nel 1963, con Miles Davis, in una nuova band, il Second Great Quintet. Qui affiancava il bassista Ron Carter, il batterista Tony Williams e il sassofonista Wayne Shorter. Il regista Michelangelo Antonioni lo scelse, inoltre, per la colonna sonora del suo film Blow Up.

A 83 anni ancora esplora la vita

Nel primo decennio degli anni ’70 passò alla moderna svolta elettrica, poi, negli anni ’80, all’elettronica. Sono di questi anni gli album come Mwandishi nel 1971, Crossings del 1972 e Sextant nel ’73. Qui debutta anche la nuova formazione degli Headhunters.

Ha sempre amato sperimentare e questo lo ha portato a vivere innumerevoli esperienze. Tra queste anche una registrazione da ospite, nel 1982, al New Gold Dream dei Simple Minds. Il suo viaggio prosegue, ad 83 anni ancora esplora la vita.

Published by
Liana Cinelli