Non ci sono più dubbi sulla tragedia registrata nella serata di lunedì, 11 dicembre, alla stazione di Curtatone, in provincia di Mantova, dove una coppia – un uomo e una donna – è stata travolta e uccisa da un treno.
Quella che inizialmente era solo un’ipotesi, con il passare delle ore diventa sempre più una certezza: i due si sono volontariamente gettati sotto il treno in corsa, per mettere fine alla loro vita.
Erano da poco passate le 22.00 di lunedì sera, quando una coppia di 50enni, residenti nel Mantovano, è stata travolta e uccisa da un treno partito da Milano e diretto a Mantova. Il convoglio procedeva a 130 chilometri orari e l’impatto è stato inevitabile. Quando il macchinista ha sentito l’urto, pensando di aver travolto un animale, ha fermato il treno e ha cercato di capire cosa avesse investito. È sceso sui binari, ma la nebbia e il buio non ha reso facile capire subito cosa fosse successo. Dopo qualche ora, la polizia ferroviaria ha rintracciato i corpi delle due vittime nelle campagne limitrofe al luogo dell’incidente, nel comune di Curtarone, Mantova, e ha ricostruito l’accaduto.
Quella che – inizialmente – sembrava soltanto un’ipotesi, sembra ora una drammatica certezza: non si sarebbe trattato di un incidente ma dietro la morte della coppia ci sarebbe la volontarietà del gesto. I due 56 anni lui, 54 anni lei, abitavano a Pegognaga.
Nella loro auto, parcheggiata poco distante dal luogo della tragedia, le vittime avrebbero lasciato un biglietto per familiari e amici, in cui hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a un gesto così drammatico. Le salme si trovano ora presso l’ospedale Carlo Poma di Mantova, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“Sono stati vittime di quel disagio sociale che non si riesce a intercettare e che lascia senza parole”
ha detto Matteo Zilocchi, il sindaco di Pegognaga, il comune dove risiedevano i due coniugi.