Tante le novità che colpiranno gli influencer in Italia nei prossimi mesi, nuove regole a cui dovranno adeguarsi, a stabilirlo è l’Agcom. Tra le regole l’obbligo di riportare all’interno dei propri post una scritta che stabilisca la natura pubblicitaria del contenuto prodotto.
L’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha deciso di realizzare una serie di linee guida a cui gli influencer presenti sul territorio italiano dovranno adeguarsi. Queste linee guida sono state realizzate per garantire il rispetto del Testo unico sui servizi di media audiovisivi da parte di tutte quelle persone che oggi si definiscono imprenditori digitali.
Tra le tante novità che sono state messe in campo c’è quella di apporre una scritta all’interno dei post e contenuti prodotti dagli influencer che sia immediatamente riconoscibile e evidenzi, agli utenti che visualizzeranno il contenuto, la natura pubblicitario di un determinato post. Nel testo sono presenti anche norme legate alle comunicazioni commerciali e che permettano la tutela dei diritti della persona, con adeguati meccanismi di richiamo e/o ordini che prevedano la rimozione o l’adeguamento di un determinato contenuto.
Sempre più spesso sentiamo parlare e leggiamo sui giornali di vari scandali e vicende controverse che riguardano gli influencer italiani e non. L’ultimo di cui si sta parlando moltissimo in questi giorni sulla scena italiana è quello legato a Chiara Ferragni, l’influencer più famosa in Italia, con la sua vicenda dei pandori.
L’Agcom ha deciso questa volta di fare un passo in più e di realizzare un testo all’interno del quale sono presenti tutte le regole e le norme a cui gli influencer italiani dovranno adeguarsi per svolgere il loro lavoro in tranquillità e nel modo corretto.
Il testo comprende tanti cambiamenti legati alla realizzazione dei contenuti, come la necessità di apporre una specifica frase all’interno dei contenuti per poter identificare la natura del post, e quindi se è legata ad una natura pubblicitaria o non.
Inoltre ci saranno delle norme legate alle comunicazioni commerciali che andranno a tutelare anche i diritti della persone. previsti anche adeguati meccanismi di richiami eventuali ordini di rimozione o per l’adeguamento di un contenuto.
Secondo quanto specificato dall’Agcom queste linee guida sono una serie di norme che avranno lo scopo di indirizzare gli influencer che lavorano sul territorio italiano e che raggiungono almeno un milione di followers sulle loro piattaforme o che sui vari social media su cui lavorano raggiungono un engagement rate medio uguale o superiore al 2%.
Le norme riguardano soprattutto i post e i contenuti che vengono prodotti ai fini commerciali, per la tutela dei diritti fondamentali della persona, delle persone minori, dei valori legati allo sport.
Per i contenuti pubblicitari o per i contenuti che prevedano l’inserimento dei prodotti gli influencer sono tenuti ad apporre una scritta che permetta di identificare la natura del post, e quindi se si tratta di una pubblicità o non. Questa scritta dovrà essere riconoscibile immediatamente per gli utenti.
La realizzazione di queste linee guida prevedono anche l’inizio della creazione di un Tavolo tecnico che permetta di realizzare un codice condotta in modo da realizzare una serie di misure ancora più precise che gli influencer dovranno seguire.
Il codice inoltre prevede la possibilità che un influencer sia facilmente riconoscibile e contattabile, dovrà anche essere individuabile attraverso sistemi di trasparenza.
A lavorare a questo tavolo tecnico ci saranno anche soggetti terzi come ad esempio figure lavorative che rientrano nel mondo dell’influencer marketing e che non hanno niente a che vedere con l’Autorità.
Potranno partecipare perciò anche gli influencer, gli intermediari e le varie agenzie. Questo permetterà di poter ricevere istanze da parte dei soggetti e di indirizzarle nel modo giusto.
Tutte queste regole, specifica Agcom, sono state decise e prese guardando anche alle iniziative nazionali che sono state attuate all’interno di altri Paesi membri dell’Unione Europea, tenendo conto anche delle soluzioni avanzate dal Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo che rientrano nell’Erga.