La Pedemontana avanza verso Milano

Sul nuovo tratto della Pedemontana ci saranno sei cavalcavia sulle strade secondarie e sui corsi d’acqua ben sei viadotti, di cui uno sul fiume Sesia che sarà lungo 820 metri.

autostrada Pedemontana
autostrada Pedemontana imilanesi.nanopress.it

L’autostrada A36, nota anche come autostrada Pedemontana Lombarda, è un progetto autostradale italiano volto a rendere più veloci gli spostamenti nella zona nord di Milano.

L’intento è di creare un percorso esterno alla provincia di Milano che collega le provincie di Bergamo, Varese e la zona nord di Milano, ma anche l’aeroporto di Milano Malpensa e quello di Bergamo Orio al Serio.

Un tratto di 14 chilometri dovrebbe nel prossimo futuro collegare le autostrade Genova Voltri-Gravellona e Torino-Milano.

Del progetto si parla ormai da tempo e ora l’Anas ha indetto un bando di gara per la realizzazione del primo tratto della Pedemontana Piemontese, che collegherà la A4 alla A26 a Ghemme nei tratti di Santhià, Biella e Gattinara. Il valore complessivo dell’appalto ammonta a 302,8 milioni di euro.

Il nuovo tratto della Pedemontana

Il progetto di costruzione della Pedemontana prevede di realizzare circa 14 km di un nuovo tracciato.

La strada è un’arteria con una sezione “extraurbana principale” di categoria B, costituita da due corsie separate da uno spartitraffico centrale, ognuna con due corsie per lato e una larghezza totale di 22 metri.

Sono previsti quattro svincoli lungo la strada principale, che si collegherà alla A26 all’interno dei comuni di Masserano, Loasio, Gattinara e Ghemme.

Inoltre, è prevista la costruzione di ben 6 cavalcavia di scavalco della viabilità di secondo livello e sei viadotti sui corsi d’acqua, tra cui uno sul fiume Sesia, il quale avrà una lunghezza di 820 metri.

autostrada Pedemontana
autostrada Pedemontana imilanesi.nanopress.it

I tempi per la realizzazione

A livello di tempi di realizzazione dell’arteria nuova, il termine massimo di fine lavori è stato fissato a 1800 giorni, nei quali sono compresi 360 giorni per eseguire il monitoraggio ambientale, le indagini archeologiche e la progettazione, e 1440 giorni l’esecuzione dell’opera.

Il criterio stabilito dall’Anas per l’aggiudicazione della gara d’appalto (scadenza 24 marzo) è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base al rapporto prezzo/qualità.

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