I visitatori che si recano in questa città italiana non possono non restare ammirati dalla splendida Porta della Meraviglia.
I mesi primaverili ed estivi sono senz’altro quelli dove c’è maggiore afflusso di turisti nelle città italiane. La possibilità di godere di sole e bel tempo porta moltissimi visitatori a scegliere il periodo che va da maggio a settembre per vedere dal vivo le innumerevoli meraviglie del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Non solo, dato che venire in visita in Italia significa anche poter assaporare gli straordinari piatti tipici della cucina tricolore e toccare con mano quella ‘dolce vita’ decantata anche da alcune celebri opere cinematografiche. Tra i tanti monumenti che colpiscono sempre i turisti in visita nelle varie città italiane ci sono senza dubbio anche i portali.
Il primo pensiero va ovviamente ai portali delle chiese, anch’essi ricchi di storia e di fascino. In questo caso, però, stiamo parlando di altri portali, ovvero delle porte di accesso alle città o ad altri luoghi che si trovano all’interno del contesto urbano.
Quasi sempre è facile individuare lo scopo di una porta, ma ci sono anche dei casi in cui ci si imbatte in portali che sembrano piazzati in un determinato posto apparentemente senza un senso logico.
Si tratta molto spesso di porte bellissime, dove i turisti rimangono totalmente affascinati nell’ammirarle pur non comprendendo il loro effettivo scopo.
Un esempio è la porta che si può facilmente vedere camminando lungo via Francesco Sforza, a Milano, praticamente nei pressi dei Giardini della Guastalla.
Tanti visitatori che percorrono questa strada e si trovano davanti questo splendido portale barocco sono portati a domandarsi il motivo della sua presenza nel centro del capoluogo lombardo.
La spiegazione è facilmente rintracciabile. La porta di via Francesco Sforza – nota anche come ‘Porta della Meraviglia’ per la sua straordinaria bellezza – fungeva un tempo da accesso alla Ca’ Granda, vale a dire l’Ospedale Maggiore fondato proprio da Francesco Sforza, il primo duca di Milano e celebre condottiero.
Per risalire alla storia della Porta della Meraviglia bisogna tornare molto indietro nel tempo, arrivando addirittura alla fine del diciassettesimo secolo.
Fu in quel periodo, infatti, che si decise di costruire un nuovo cimitero che andasse a sostituire quello che si trovava all’interno della Ca’ Granda, che ormai risultava decisamente inadeguato – soprattutto a livello igienico – per l’Ospedale Maggiore.
Venne così realizzato il Cimitero dei Nuovi Sepolcri, che si trovava esattamente nel luogo dove ora è presente la Rotonda della Besana. L’attività del cimitero cessò però nel 1792, dato che le autorità austriache obbligarono la costruzione di cimiteri fuori dalle mura urbane.
Il trasporto delle salme dal vecchio al nuovo cimitero avvenne tramite la realizzazione di una nuova porta dell’Ospedale Maggiore fondato da Francesco Sforza.
Venne quindi costruita la Porta della Meraviglia assieme al Ponte dell’Annunciata, noto anche come Ponte dell’Ospedale, che aveva il compito di condurre alla nuova strada.
Nel 1930 si procedette alla copertura del Naviglio interno che portò alla demolizione del Ponte dell’Annunciata. Oggi si possono intravedere solo le sponde, situate al fianco della splendida porta di via Francesco Sforza.