Arriva il no da parte della Procura di Milano per le assoluzioni di Ruby Ter. Lo scorso febbraio erano stati assolti 23 imputati, adesso la procura nega le assoluzioni avanzate dai giudici.
C’è il no della Procura di Milano per le assoluzioni date dai giudici lo scorso 15 febbraio a 23 imputati. La procura dichiara che nelle assoluzioni sono stati commessi degli errori e quindi è stato presentato il ricorso.
Il ricorso ad un giorno dalla scadenza dei termini
Tiziana Siciliano, procuratrice aggiunta di Milano, insieme a Luca Gaglio, pm, ha depositato il ricorso alle assoluzioni del processo Ruby Ter direttamente in Cassazione. La motivazione è stata dettata da questioni di diritto. Il ricorso è stato presentato ad un giorno dalla scadenza dei termini.
Si tratta di una impugnazione insolita e rara, visto che è stato saltato il processo d’appello, ma come detto dalla Siciliano c’è stata una interpretazione errata da parte dei giudici. Secondo questi ultimi, le ragazze erano state solamente delle testimoni, tuttavia loro stesse avevano dichiarato di ricevere una retribuzione mensile pari a 2500 euro.
Fra gli imputati c’è anche Karima El Mahroug
Al centro delle accuse per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari c’è anche Karima El Mahroug, denominata Ruby rubacuori. Alle serata che si svolgevano ad Arcore partecipavano anche altre donne e alcune di esse sono fra le imputate.
I pm hanno deciso di ricorrere in Cassazione proprio per i versamenti effettuati a loro carico da parte di Berlusconi, che in questo caso non rientra fra gli imputati che è oramai defunto.
In particolare, la questione sollevata dai pm riguarda le cosiddette ‘ex olgettine’, che durante i due processi sul caso Ruby erano state ascoltate come testimoni.
Tuttavia, erano state avanzate già allora sospetti sui soldi versati come compenso per la corruzione. Secondo i pm, il tribunale ha commesso un errore non utilizzando quelle deposizioni fatte all’epoca dei fatti, distorcendo così le reali accuse nei confronti degli imputati.