La proposta di Ilaria Lamera, la ragazza diventata nota a tutti per la sua protesta in tenda. La stessa ha deciso di lanciare un’altra proposta da poter realizzare a Milano. Ma per l’esattezza di cosa si tratta?
La giovane questa volta ha pensato di proporre una particolare trasformazione: quella riguardante l’ex ospedale militare che potrebbe diventare uno studentato di tipo pubblico. Ecco l’idea di Ilaria e la reazione degli studenti.
Sta proseguendo attivamente la mobilitazione dei ragazzi universitari, che ha preso di mira il problema del caro affitti presente nel capoluogo lombardo.
Difatti nella mattinata di martedì 21 giugno, un insieme di studenti e di studentesse ha deciso di tenere una conferenza stampa, di fronte a quello che prima era un ospedale militare presente nel quartiere Baggio.
Tutto ciò per chiedere che possa diventare uno studentato in versione pubblica.
Un’importante iniziativa ideata proprio da Ilaria Lamera, ovvero la studentessa bergamasca che si è fatta conoscere pubblicamente e in tv, per via della sua idea di protestare andando a dormire all’interno di una tenda dinanzi al Politecnico milanese.
Quali sono state le reazioni degli studenti di fronte alla proposta di Ilaria?
I ragazzi che hanno partecipato a questa sorta di manifestazione per esprimere a chiare lettere le loro richieste, hanno annunciato che si sono posizionati proprio in quel punto per un motivo preciso.
Gli universitari di Milano desiderano inviare un chiaro segnale alle istituzioni, soprattutto a quelle che non hanno mostrato alcuna intenzione di ascoltarli nel corso dei 50 giorni di protesta che hanno attuato.
Una reazione decisa contro gli affitti presenti nella città milanese che sono diventati talmente esorbitanti, da arrecare molte problematiche a tanti giovani che necessitano di una casa in affitto per studiare in quella città.
In aggiunta gli universitari presenti nella giornata di martedì, hanno dichiarato che solo il Comune di Milano si è mostrato disponibile a parlarne con loro, per cercare così tutti insieme di trovare una soluzione adeguata e ragionevole da mettere in pratica per aiutarli.
Poi i giovani hanno puntato il dito verso l’edificio presente alle loro spalle, dicendo che si tratta esattamente di uno stabile che ormai non si utilizza più. Come del resto tanti altri posti sull’intero territorio nazionale.
In più quella struttura risulta come una proprietà del demanio militare, dunque si può facilmente cambiare a uno studentato pubblico.
A questo punto la richiesta unanime capitanata dalla Lamera, è quella di assegnare gli edifici di questo genere ai Comuni, con l’aggiunta di uno stanziamento di tipo economico e straordinario.
In modo tale da avere la potenzialità di sostenere tutti i costi indispensabili per effettuare questa forma di riconversione.
Realizzando tale proposta, si potranno ridare delle zone vuote delle città alle comunità. Gli studenti su quest’argomentazione mostrano di avere le idee ben chiare sul da farsi, intervenendo personalmente per far sì che le cose possano cambiare in meglio.
In base alle considerazioni degli studenti universitari, c’è la necessità che il Parlamento approvi una determinata legge. Quest’ultima deve esattamente trattare l’inserimento del diritto all’abitare fra i Livelli di tipo Essenziale di Prestazione sanciti tramite la Costituzione.
Questo è quanto segnalato nel loro comunicato che hanno provveduto a divulgare.
Un’ulteriore richiesta espressa da questi ragazzi nei confronti del Governo, è quella di fissare ex ante un quantitativo di posti letto, utili per il diritto allo studio.
Un numero da decidere con gli istituti universitari e con le rappresentanze costituite dagli studenti. Prevedendo che non possano avere un costo superiore, rispetto alla trattenuta della borsa di studio.
Si tratta dunque di un’iniziativa lodevole quella lanciata da Ilaria Lamera, la studentessa di Bergamo che nel mese di maggio per prima piazzò una tenda di fronte al Politecnico, per protestare attivamente.
Ricordiamo che Ilaria Lamera è una ragazza di 23 anni e frequenta il quarto anno di Ingegneria Ambientale. La ragazza tempo fa ha scelto di protestare, come detto, in una tenda: a tal proposito aveva detto di essere andata a visitare diverse case e che per ogni casa l’affitto richiesto superava le 700 euro, per una singola.
Proprio per questo, in forma di protesta, aveva scelto di dormire in una tenda e proprio di fronte al Politecnico. Ilaria ha riferito che invece per le doppie il prezzo era leggermente inferiore ma che non avrebbe mai potuto viverci, poiché in condizioni non buone.
Queste le sue parole per spiegare il motivo della sua protesta.
“Per le doppie il prezzo era più basso, ma in condizioni invivibili: due persone stipate in camerette piccolissime o sporche. Non era fattibile e quindi dall’inizio dell’anno ho dovuto fare la pendolare. Poi, una sera ho pensato che avrei voluto avere una tenda per non essere costretta ancora una volta a tornare a casa tardi e mi è venuta l’idea di questa protesta”.
Diversi studenti versano in queste condizioni ed è anche per questo che Ilaria ha scelto la strada della protesta. Una strada che ha ricevuto l’appoggio da Terna sinistrorsa, che altro non è che la lista studentesca del Politecnico.
Riguardo questo tema si era espressa anche la rettrice del Politecnico di Milano, la quale aveva detto che era pronta a sostenere Ilaria in questa lotta.
La stessa Donatella Sciuto ha continuato dicendo:
“Come rettori è una cosa che denunciamo da tempo. L’ho detto anche al sindaco: Milano è una città per persone anziane e ricche e ci vogliono alloggi non solo per gli studenti, ma anche per chi si laurea e con lo stipendio non paga l’affitto”.
L’esempio di Ilaria si diffuse su tutto il resto d’Italia. Ora bisognerà vedere se le istituzioni ascolteranno le richieste di questi giovani e, soprattutto, se li aiuteranno in questo senso.