Sembra essere scoppiata la rabbia degli anarchici nel corteo organizzato a Milano: quello che è successo e la solidarietà nei confronti di Cospito.
La manifestazione da parte degli anarchici avvenuta nella città di Milano, ha comportato notevoli danni alla città ma anche alle forze dell’ordine presenti per calmare la rivolta. Il danneggiamento provocato dai partecipanti del corteo avvenuto nel capoluogo lombardo, ha contribuito a causare vari blocchi oltre al deturpamento di determinate zone della città milanese. Tutto quello che è successo a Milano.
Come è stato accennato poco fa, sembra essere scoppiata la rabbia degli anarchici a Milano.
Questo accadimento non solo ha provocato degli ingenti danni alla città, ma pure a diversi commercianti della zona d’interesse.
Difatti il giorno successivo i commercianti coinvolti dai danneggiamenti hanno parlato di danneggiamenti molto gravi, per quanto concerne le loro attività commerciali. Per tali imbrattamenti sono stati denunciati 11 militanti della manifestazione.
Difatti l’ira degli anarchici che hanno partecipato attivamente a questi danni, ha lasciato la città devastata su quelle strade interessate dal percorso del corteo. Tra l’altro quest’ultimo non era stato autorizzato e il motivo della sua organizzazione si basava fondamentalmente sulla richiesta di liberare Alfredo Cospito. Si tratta dell’esponente appartenente alla Federazione di tipo anarchico informale, che da circa quattro mesi sta facendo lo sciopero della fame per il 41 bis.
I partecipanti hanno letteralmente terrorizzato e bloccato le zone milanesi colpite dalla loro estrema furia. Un paio di ore di furore e violenza che hanno comportato dei notevoli danni ai negozi, alle strade milanesi e alle vetture presenti su quelle vie. Atti di vandalismo e cantieri che sono stati saccheggiati, per munirsi di mezzi da adoperare poi contro le forze dell’ordine presenti sul posto.
Ecco che si è creato dunque grande caos per le strade Milanese e tra la gente.
I segni maggiormente rilevanti sono quelli associati agli esercizi commerciali posti su quelle vie. Soprattutto i negozi presenti sul viale Sabotino, dove si è verificato uno scontro decisamente improntato su atti di pura violenza.
Tutto questo ha provocato anche la decisione, da parte di vari negozianti, di anticipare l’ora della chiusura per evitare di essere coinvolti durante la manifestazione.
Mentre altri hanno subito le conseguenze dovute dal corteo, con l’arrivo per esempio di prenotazioni saltate nei locali, per via del timore delle persone di ritrovarsi in vicissitudini come quella causata dagli anarchici.
Intanto gli undici partecipanti anarchici che sono stati bloccati nel corso della manifestazione, sono stati denunciati per gli atti violenti e per aver resistito a pubblico ufficiale. Inoltre questi militanti sono stati denunciati pure per il fatto di avere delle armi improprie e per i danneggiamenti.
La città di Milano, dunque, si è trovata suo malgrado protagonista degli atti di protesta da parte di questo movimento, creato per mostrare la solidarietà a Cospito mediante degli atteggiamenti deprecabili.
Un corteo che si è presto trasformato in una vera e propria guerriglia urbana, verificatasi sabato per le strade posizionate nei pressi della circonvallazione.
Già dal giorno seguente le varie componenti politiche hanno richiesto delle reazioni di grande severità. Il primo che ha detto ciò è stato il vicepremier e ministro della Lega Matteo Salvini.
A lui si è associato pure il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il quale ha prontamente condannato questi atti criminali e violenti.
Atteggiamenti condannabili che hanno anche provocato il ferimento di sei poliziotti appartenenti al reparto mobile. Forze dell’ordine che si sono subito attivate per affrontare quella parte del corteo maggiormente furiosa.
Avvenimento che ha suscitato la preoccupazione da parte dei sindacati di polizia che chiedono a gran voce una forma più rigida, per quanto riguarda le sanzioni inerenti il travisamento e la violazione del foglio di via. Così da riuscire a frenare la partecipazione da parte di ulteriori estremisti, provenienti da altre province.
Certamente si tratta di un episodio vandalico che la città di Milano si augura di non dover più rivivere e di cui non si vorrebbe più scrivere, date le conseguenze avute.