È scesa in campo una troupe di tedeschi capeggiati dal regista Matthias Franz Joseph Kessler per salvare il lago di Garda in secca.
Anche in Germania, la questione della scarsità di acqua è attualmente un problema, poiché i mutamenti climatici non conoscono frontiere.
Tuttavia, le notizie riguardanti il lago di Garda “in secca” o addirittura “senza acqua” hanno spinto un team di Sat 1 (canale in lingua tedesca originario di Germania, Austria e Svizzera) a recarsi sul posto per verificare di persona la situazione sul Benaco.
Questo luogo è da sempre una meta turistica molto amata dai tedeschi, da Goethe fino ai giorni nostri.
Questa visita fa parte di un’inchiesta più ampia sulle conseguenze della siccità in Germania, con un particolare focus sul più grande lago d’Italia.
“Qual è il motivo che ci ha spinto a scegliere il Garda? Perché è quello che più amiamo”, spiega il cineasta Matthias Franz Joseph Kessler durante le riprese a Padenghe sul Garda, in compagnia di Marlene Elvira Nardone, attrice, manager aziendale e coach per il benessere e la salute.
Si è notato un grande interesse in Germania riguardo a ciò che sta accadendo al di là delle Alpi, grazie all’attenzione della stampa tedesca che ha dedicato diversi servizi alle processioni sull’istmo di terra che funge da collegamento di Manerba all’Isola dei Conigli.
Le immagini di queste processioni, che solitamente si vedono in estate, sono state trasmesse anche in febbraio.
Durante il tour della troupe, l’isola è stata una delle tappe ed è stata documentata la facilità dell’attraversamento del lembo di terra, che a causa delle piogge era sommerso dall’acqua.
“Nonostante ciò, c’è stato qualcuno che ha attraversato la striscia di terra per raggiungere l’isola e fare un picnic. Altri, invece, hanno scelto di non passare di lì per rispetto, poiché non è un buon segno che si possa camminare a piedi in questo periodo”, racconta il regista.
Ma qual è l’opinione reale in Germania in merito alla siccità del Garda? “In effetti, la preoccupazione è molto alta”, afferma Kessler. “Le persone temono di non poter più trascorrere le vacanze in questa zona e di non avere abbastanza acqua in casa. Inoltre, prevedono anche un aumento dei prezzi”.
Le piogge cadute negli ultimi giorni hanno portato un po’ di sollievo. Lungo la spiaggia di Padenghe sembra una normale (e piacevole) mattinata di maggio.
Qualcuno sta prendendo il sole, altri stanno correndo lungo il lago, mentre coppie straniere stanno godendo della mattinata seduti ai tavoli del bar: un’immagine da cartolina, o per essere più moderni, “instagrammabile“.
Nessuno, però, si sta illudendo che l’emergenza sia terminata. Diventa nuovamente necessario mettersi d’accordo sull’uso consapevole delle acque, che sono necessarie per l’acquedotto, l’agricoltura, la navigazione e il turismo.
“La nostra intenzione non è giudicare o impartire lezioni, ma semplicemente comprendere”, spiega Kessler. “Inoltre, sostengo che, di fronte alla scarsità delle risorse idriche, è necessario evitare conflitti legati all’acqua”.
Ma quale è stata la sua opinione dopo il tour? “Il lago di Garda è una meraviglia della natura”, ha affermato il cineasta, “ma si trova in una situazione di emergenza. Quindi dobbiamo agire adesso per evitare ulteriori danni ambientali. È un patrimonio di tutti noi e dobbiamo trovare una soluzione insieme, senza confini tra i paesi, ma tutti dalla medesima parte, Italia, Germania, Austria”.