Per salvaguardare il grande glicine di piazzale Baiamonti, destinato a essere abbattuto, Elio e le storie tese lanciano l’appello in un videomessaggio.
“Non tagliatelo!” Questo è il grido di battaglia echeggiato dai cittadini e anche dalla band Elio e le Storie Tese per salvare il glicine di piazzale Baiamonti.
Recentemente, Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo ha lanciato un appello per modificare il progetto “Piramide“.
Questo progetto è destinato a ospitare il Museo Nazionale della Resistenza ed è stato progettato dallo studio tedesco Herzog & De Meuron.
Oltre un mese fa, l’associazione Giardini in Transito aveva già sollevato la questione e raccolto 50.000 firme. Aderendo alla causa, anche Elio e le Storie Tese ha preso posizione.
Elio, Cesareo, Faso e Vittorio Cosma hanno inviato un video al Circolo Combattenti e Reduci, il cui giardino è interamente circondato da glicini, e ai comitati che si prefiggono di salvaguardare il territorio.
Nel video si appellano direttamente a Palazzo Marino e ribadiscono il loro sostegno alla conservazione del magnifico glicine che sta per essere abbattuto.
Faso sottolinea che ci sono 50.000 persone che hanno dato il loro sostegno alla causa, non soltanto 5.000. I componenti della band esorta le autorità ad ascoltare le loro voci.
Elio e le storie tese a difesa di Gioia
Elio si è già messo in gioco per preservare gli spazi verdi di Milano. Nella sua canzone “Parco Sempione” del 2008 si accenna alla sua lotta per salvare il bosco estemporaneo cresciuto nella zona di Gioia, per poi essere demolito durante il rinnovamento della regione.
I testi esprimono frustrazione per l’apatia nei confronti delle preoccupazioni ambientali da parte di chi detiene il potere e condanna le loro azioni nel distruggere la foresta.
Sabato 20 maggio Giardini in Transito organizza un evento per preservare un glicine di 80 anni e la musica sarà il fulcro di questo raduno.
L’evento, “Give Threes a Chance“, si svolgerà alle ore 17 presso l’orto comunitario di Lea Garofalo in viale Montello 3.
Questo giardino è situato accanto alla posizione del glicine e di due grandi tigli che saranno rimosso per fare spazio alla costruzione.
L’obiettivo del concerto è suonare la famosa canzone pacifista di John Lennon, “Give peace a chance“, per sfidare i bulldozer.
Museo e alberi possono coesistere
Secondo Giardini in Transito, le richieste avanzate dal pubblico sono state ignorate dalle istituzioni. Mentre il Museo della Resistenza a Milano è un’opportunità promettente, si ritiene che il museo e gli alberi possano coesistere.
È possibile preservare le piante con piccoli aggiustamenti al progetto. Tuttavia, gli organi competenti hanno mostrato riluttanza ad apportare tali modifiche.
Nel corso di un incontro dell’8 aprile a Palazzo Marino, i rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali, titolari del nuovo progetto museale, hanno incontrato gli assessori al verde e ai lavori pubblici di Milano.
Nessuna delle modifiche suggerite è stata accolta nel corso della riunione. Il Sindaco, Beppe Sala, si è espresso senza mezzi termini in merito affermando che l’occasione del Museo non può essere persa.