Scattano 800 euro di multa se avvii la lavatrice in questi orari della giornata. Ecco tutto quel che devi sapere sulle regole condominiali.
Ebbene sì, se decidi di avviare la lavatrice in alcune ore del giorno potresti ricevere una brutta sorpresa. Nei condomini esistono delle regole ben precise da rispettare per mantenere una convivenza civile. Si tratta di una serie di disposizioni che coloro che vivono nei condomini devono rispettare ai fini della buona convivenza. Sono norme che regolano la corretta gestione economica e anche degli spazi comuni, ma non solo. Ogni condominio deve essere in possesso di queste regole e sono obbligatorie per gli edifici con più di dieci condomini.
Ci sono delle disposizioni che riguardano anche l’uso degli elettrodomestici: c’è un orario giusto per avviare i nostri elettrodomestici più rumorosi. La lavatrice non fa eccezione.
Le disposizioni condominiali vanno rispettate: multe salate a chi le ignora
Ognuno è libero di fare ciò che vuole in casa propria, ma se alcune azioni interferiscono in qualche modo con le vite degli altri possono scattare delle sanzioni. La maggior parte dei problemi sorge nel momento in cui si emettono i cosiddetti rumori molesti. Un rumore molesto potrebbe essere ad esempio una martellata sulla parete per attaccare dei chiodi, ma un conto è farlo di mattina e un conto è farlo di notte. Qui deve entrare in azione il buonsenso personale, decidendo di effettuare alcune azioni potenzialmente fastidiose negli orari più consoni.
Non si può di certo pretendere l’assoluto silenzio all’interno di un condominio abitato da moltissime persone. Ci sarà sempre qualche rumore di sedie che si spostano o di passi troppo pesanti. Però alcuni rumori che nascono da alcune azioni sono assolutamente vietati in alcune fasce orarie, altrimenti si rischia di ricevere una multa salata. Vediamo insieme cos’è che dice la legge a chiare lettere.
La legge e i decreti sulle regole condominiali
A regolare la convivenza nei condomini ci pensa direttamente la legge italiana. Queste sono leggi contro l’inquinamento acustico, che regolano la rumorosità ambientale. Il Dpcm risalente al 14/11/1997 parla chiaro: c’è un preciso limite di decibel da non superare in precise fasce orarie. Dalle ore 06:00 alle ore 22:00 il limite è di cinque decibel. Dalle ore 22:00 alle ore 06:00 il limite è di tre decibel.
Se viene superata la soglia di 3 decibel nelle ore notturne ed emessi rumori ritenuti insopportabili, scatta immediatamente la responsabilità civile, ma solo in un caso. La responsabilità civile scatta solo in caso di emissioni di rumori da parte di attività commerciali, produttive o professionali. Dunque chi dovesse avviare la lavatrice nelle ore notturne ed essere poi denunciato da un vicino di casa dovrà attendere l’esito del giudice: deciderà lui la tollerabilità di questo rumore.
La lavatrice e i limiti di decibel: come comportarsi?
La tollerabilità può essere considerato un parametro soggettivo: può variare in base alla sensibilità del diretto interessato. Quindi per quanto riguarda la lavatrice la Corte di Cassazione ritiene che l’avvio di un lavaggio di notte non può essere considerato intollerabile. La situazione cambia se le leggi del condominio parlano chiaramente dell’utilizzo della lavatrice. Tutti firmano un contratto contenente delle leggi precise, quindi assicurano la propria adesione. Se nel contratto è presente un punto che vieta l’uso della lavatrice in determinate ore, bisogna assolutamente seguire quanto scritto.
Se non si rispetta tale regola si può incorrere in sanzioni: c’è la possibilità di dover pagare fino a 800 euro di multa.