Lavoratori in nero e mancato rispetto delle norme di sicurezza riscontrati in un locale, sottoposto a controlli dalle forze dell’ordine, situato tra Comasco e Brianza.
Il locale in questione è gestito da un uomo di Carugo di 53 anni. Gli agenti hanno effettuato delle ispezioni volte a verificare il rispetto delle norme di sicurezza, salute, igiene all’interno del night.
A seguito dei controlli infatti sono state rilevate delle irregolarità importanti, partendo dalla presenza di lavoratori in nero, di varia età. Proseguendo poi con il riscontro della parziale adozione delle misure di prevenzione degli incendi e inadempienza della sicurezza.
La conseguenza dei controlli portati a termine dalle forze dell’ordine, è stata la denuncia con l’aggiunta della multa di 21.000€, per il gestore del night club che dovrà provvedere a pagare nell’immediato.
Il locale è un night club specializzato in lap dance. Al suo interno erano presenti le ballerine, alle quali sono stati richiesti i relativi documenti. Questi sono risultati essere regolari. Tutte le giovani donne infatti erano in possesso del permesso di soggiorno, ma non del contratto lavorativo. Lavoravano nel night da mesi, qualcuna addirittura da anni. Erano tutte quante lavoratrici in nero, straniere, sottopagate.
A portare a termine l’operazione, sono stati i carabinieri di Seregno che hanno effettuato accertamenti per settimane lavorando in collaborazione con il nucleo operativo di Giussano e con il nucleo dell’Ispettorato del Lavoro di Milano. Le indagini del tipo, sono volte a prevenire lo sfruttamento del lavoro, per contrastare gli effetti del lavoro in nero.
Purtroppo in Italia i lavoratori senza contratto sono tantissimi, la situazione va tenuta sotto controllo e placata. Per quanto possa sembrare una questione di poco conto, è grave. A farne le spese è lo Stato e sono ovviamente i cittadini onesti e corretti che pagano le tasse. Inoltre, mediante queste indagini si lavora per la tutela, per il rispetto e per garantire la sicurezza dei lavoratori in qualsiasi ambiente.
I controlli da parte delle forze dell’ordine, Finanza, Carabinieri e vari nuclei operativi, proseguiranno in qualsiasi zona d’Italia per provare a risolvere la problematica e spingere i datori di lavoro a regolarizzare i dipendenti per non andare incontro a queste conseguenze.