La protesta dei sindacati di fronte a uno store Ikea a Milano. Le questioni sollevate riguardano principalmente le condizioni di lavoro dei dipendenti e la condotta antisindacale dell’azienda
Continua la faida tra il colosso Ikea e il sindacato FlaicaUniti – Cub. Ieri, giovedì 27 aprile 2023, è stato organizzato un presidio di protesta di fronte al punto vendita dell’azienda sito in via Alberico Albricci, civico 8, a Milano.
Un simile evento era già accaduto pochi mesi fa, in data sabato 14 gennaio 2023, presso lo store di Ikea a Carugate. I motivi di scontro, a quanto pare, continuano. FlaicaUniti – Cub, infatti, lamenta da tempo il fatto di essere stato escluso come interlocutore in merito alle trattative nazionali per il rinnovo del Contratto integrativo aziendale.
Ikea: sindacati in protesta. Quali sono le recriminazioni di FlaicaUniti – Cub
Risale al 29 giugno 2022 la condanna di Ikea per avvenuta condotta antisindacale. Il motivo era proprio aver escluso FlaicaUniti-Cub dalle trattative nazionali per il rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Come enunciato dallo stesso sindacato, il giudice del Tribunale di Milano ha detto che “il datore di lavoro deve scegliere i propri interlocutori sindacali in base alla loro effettiva rappresentatività”. FlaicaUniti Cub sarebbe il terzo sindacato per quantità di iscritti all’interno dell’azienda. L’esclusione si ritiene sia dipesa dalla maniera intransigente per cui si batte per i diritti dei lavoratori.
“Continuano a nominarci come risorse, ma ci trattano agli effetti come i peggiori costi”, si legge in una nota promulgata dal sindacato stesso. Tuttavia, ai tavoli di trattativa sono stati invitati solo Cgil, Cisl e Uil. Ikea avrebbe impugnato il decreto del Tribunale di Milano, sostenendo la sede opportuna di pertinenza dovrebbe ssere promossa in un altro Tribunale, ossia quello di Monza. Hanno giocato, quindi, la carta dell’ “incompetenza territoriale”. FlaicaUniti Cub ha ripresentato ricorso per condotta antisindacale anche lì.
L’opera del sindacato, quindi, non si ferma. Si rivendica il diritto alla democrazia nei luoghi di lavoro e il rinnovo del contratto integrativo. In risposta alla protesta, il colosso svedese ha replicato sostenendo che Ikea Italia ha sempre gito in applicazione di quanto previsto dalla legge, rispettando un regolare confronto con le parti sociali.