Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, sicuramente qualcuno ne avrà già sentito parlare, si tratta del nuovo portale informatico del ministero del Lavoro che sarà operativo già a partire dal mese di settembre.
La piattaforma digitale andrà a risolvere parecchi problemi a coloro che sono alla ricerca di un’occupazione e ha bisogno di aiuto.
Nei prossimi giorni, mediante la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale che è stato diviso in 10 articoli, si scopriranno tutte le istruzioni per l’uso in modo tale da renderlo pratico e semplice.
Il decreto Lavoro del 1° maggio prevede che soltanto con la registrazione al sistema, si potranno consultare tutte le proposte di lavoro, partendo intanto dalle offerte disponibili. Per poi passare ai tirocini in partenza, quindi ai progetti socialmente utili e così via. Gli utenti beneficiari, mediante la piattaforma telematica e con la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato avranno libero accesso qualsiasi giorno e a qualsiasi ora ai corsi di formazione. Sia quelli pubblici che privati, accreditati dagli enti, regionali o meno.
Ma non finisce qui, perché tra le tante novità del sistema c’è anche l’interconnessione tra i portali per l’assistenza sociale e al lavoro. Gli enti incaricati quindi per esempio Inps, Anpal e Comuni avranno la possibilità di attingere dal Sistema informativo per conoscere dati e informazioni, in qualunque momento.
Nel Siils, ci sarà poi un secondo portale che aiuterà non soltanto i beneficiari dell’Assegno di inclusione, ma anche quelli del Supporto alla formazione e lavoro. Sul sito si trovano la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did), poi ancora la profilazione quali-quantitativa e per concludere il patto di servizio personalizzato. Tutto a portata di mano, senza dove ricorrere all’inps o agli uffici di patronato della zona. Alla piattaforma l’utente dovrà infatti registrando usando la scheda anagrafica, l’orientamento specialistico e per concludere ovviamente l’adesione ai vari progetti socialmente utili.
Si arriva a questo punto alla terza piattaforma dove si troverà invece il patto per l’inclusione sociale che è rivolto ai vari soggetti che hanno bisogno di una maggiore assistenza. Il Patto inserisce gli utenti nei vari percorsi per eliminare dalla base le cause della povertà e poi in secondo luogo anche per raggiungere l’autonomia.
Secondo quanto è stato definitivo con il decreto del 1° maggio i giovani che appartengono ad una fascia d’età che va dai 18 ai 29 anni, sia studenti che non studenti, potranno seguire i percorsi di formazione mediante un percorso di istruzione pensata soltanto per gli adulti. Nella stessa piattaforma il ministero dell’Università dovrà provare a verificare tutti i nomi dei frequentanti dei corsi accademici.
A giugno e a luglio, secondo gli esperti, le offerte di lavoro sono state almeno 1 milione, purtroppo però 160mila di queste vengono avviate soltanto per agenzie per il lavoro. Ad essere particolarmente cercati sono gli analisti informatici, i sistemisti, i project manager, i tecnici della produzione, ingegneri di software, gli account manager, i montatori, gli operai metalmeccanici, i manutentori, i saldatori e per finire i carpentieri.